A Bangui, in Repubblica Centrafricana, e a Wolisso, in Etiopia, professioniste sanitarie e studentesse hanno organizzato momenti di scambio e performance per promuovere la parità di genere e la salute femminile.
A Bangui, in Repubblica Centrafricana, e a Wolisso, in Etiopia, professioniste sanitarie e studentesse hanno organizzato momenti di scambio e performance per promuovere la parità di genere e la salute femminile.
Il diritto alla salute e quello all’istruzione sono un unico per Martha, donna e ostetrica in Sud Sudan, dove il 92% dei parti avviene in assenza di una figura professionale e che, per questo, registra un tasso di mortalità materna tra i più alti al mondo.
Di fronte all’ennesima strage di innocenti a Gaza ci uniamo a quanti chiedono, con forza, di porre fine a questa tragedia immane e di cessare il fuoco.
La terza guerra mondiale a pezzi, che Papa Francesco denuncia da sempre, da alcuni mesi ha aggiunto un ulteriore fuoco: quello a Gaza, tra Hamas e Israele. Sono 59 le guerre che si stanno combattendo oggi nel mondo. Ognuna porta morte e distruzione.
Sono centinaia le vittime e i feriti, molti ancora sotto le macerie, nell’ospedale Al-Ahli di Gaza finito ieri sera sotto il fuoco incrociato che da giorni sta colpendo la striscia di Gaza. Una notizia che “non ha precedenti”.
Oggi, nel giorno che marca l’anniversario del conflitto che due anni fa ha sconvolto l’Europa, continuiamo a portare avanti il nostro impegno a supporto della popolazione ucraina così come nei teatri di tante guerre spaventose e dimenticate in Africa.
Attività di prevenzione e trattamento dell’Hiv ma anche attivazione di servizi dedicati alla salute mentale, in particolare di giovani e adolescenti. È stato possibile grazie al progetto “Conoscere per curare” realizzato a Beira, in Mozambico.
La testimonianza di Silvia Baldissera, ostetrica di Belluno, che sta svolgendo il Servizio Civile in Angola con Medici con l’Africa Cuamm. La sua voce dal Cunene.
Jerry Ictho, dal 2016 è responsabile tecnico per Cuamm in Uganda, il suo paese, dove «resto e lavoro per fare la mia parte e avere un impatto su quegli indicatori sanitari che negli ultimi dieci anni ho visto migliorare».
Il racconto di Laura Obbiso che ha colto l’opportunità di lavorare per un anno in Tanzania con Medici con l’Africa Cuamm.
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