Berhanu Gulo, Project Officer in Etiopia ci raccontale attività di cui si occupa quotidianamente e l’importanza di fare da ponte trai beneficiari e le istituzioni al fine di sviluppare al meglio i progetti rispondendo a bisogni concreti.

Berhanu Gulo, Project Officer in Etiopia ci raccontale attività di cui si occupa quotidianamente e l’importanza di fare da ponte trai beneficiari e le istituzioni al fine di sviluppare al meglio i progetti rispondendo a bisogni concreti.
Inaugurata a Brescia la nuova riorganizzazione del triage nel Pronto soccorso pediatrico. Uno dei venti interventi realizzati da Medici con l’Africa Cuamm, grazie al sostegno di UsAID.
Migliorare l’accessibilità e innovare i servizi di cura dei più piccoli in Etiopia è possibile, ne è la prova il progetto Newborn Survival Project sulla salute neonatale. L’inizio di un percorso che si proietta verso il futuro del paese.
Dopo Nguenyyiel, un altro campo profughi, nella regione di Gambella in Etiopia: Terkidi. L’intervento del Cuamm si allarga, con un fondo di emergenza, per portare assistenza a mamme e bambini e non solo.
17.000 vaccinazioni effettuate in circa 2 mesi di attività, 160 volontari, tra sanitari e non, che prestano servizio, 4 linee vaccinali. Al Centro di Vaccinazione di Rubano le persone si sentono accolte e accompagnate nel percorso della vaccinazione.
Tre ospedali coinvolti, ad Addis Abeba e una due giorni di incontri in ciascuna delle rispettive città. Per dire con forza che è possibile migliorare l’accessibilità e innovare i servizi di cura dei più piccoli nella regione in Etiopia.
La Repubblica Centrafricana è uno dei paesi con il più alto tasso di mortalità neonatale al mondo. Medici con l’Africa Cuamm lavora a fianco delle risorse umane locali presso l’Ospedale universitario pediatrico di Bangui, investendo nella formazione continua per migliorare conoscenze e competenze in ambito neonatale e pediatrico.
Editoriale di don Fabio Stevenazzi, sacerdote e medico, volontario con Medici con l’Africa Cuamm a Tosamaganga in Tanzania
Quale è la situazione dell’Hiv in Mozambico? Quali gli strumenti e le azioni messe in campo per combatterlo? Che ruolo hanno i giovani? A queste e molte altre domande cercherà di rispondere il primo Seminario internazionale organizzato dal Cuamm e da Ias Educational Fund, in progamma il 21 e 22 settembre.
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