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SALUTE MATERNO INFANTILE La salute materna, neonatale, infantile e adolescenziale rimane un bisogno sanitario urgente nei Paesi dell’Africa sub-Sahariana e figura tra gli obiettivi di salute primari indicati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Per Medici con l’Africa Cuamm l’accesso ai servizi per la salute riproduttiva e le emergenze ostetriche rappresenta uno dei principali indicatori   

SALUTE MATERNO INFANTILE

La salute materna, neonatale, infantile e adolescenziale rimane un bisogno sanitario urgente nei Paesi dell’Africa sub-Sahariana e figura tra gli obiettivi di salute primari indicati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Per Medici con l’Africa Cuamm l’accesso ai servizi per la salute riproduttiva e le emergenze ostetriche rappresenta uno dei principali indicatori del livello di disuguaglianza sociale tra Paesi sviluppati e Paesi meno sviluppati e, all’interno di ogni singolo paese, tra ricchi e poveri. L’accesso al parto assistito si offre come un indicatore indiretto (proxy) di funzionamento di un sistema sanitario nel suo complesso, perché implica la presenza di servizi ostetrici di qualità – basici e avanzati – funzionanti 24 ore su 24 e quindi la disponibilità costante di risorse umane qualificate, farmaci ed equipaggiamento (compresa la possibilità di trasfusioni di sangue), trasporti e comunicazioni che colleghino le famiglie e le comunità con la rete sanitaria periferica e l’ospedale, secondo l’approccio della continuità assistenziale (continuum of care).
Per questo Medici con l’Africa Cuamm attraverso il programma “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” è impegnato a realizzare su base distrettuale e regionale un articolato intervento di salute riproduttiva, in particolare garantendo l’accesso all’assistenza qualificata al parto (skilled birth attendant) e alle emergenze ostetriche (Bemoc and Cemoc) per ridurre la mortalità e la morbosità materna (e adolescenziale), fetale e neonatale (triple returns). Allo stesso modo supporta 10 ospedali e relativi distretti, sempre coinvolgendo le comunità, le reti periferiche, gli ospedali e gli stakeholder locali.

 

NUTRIZIONE

L’importanza di assicurare una buona nutrizione, soprattutto durante la gravidanza e la prima infanzia, è riconosciuta sempre più come una priorità nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu.
Medici con l’Africa Cuamm si occupa di nutrizione sostenendo le politiche e i programmi nazionali, promuovendo concretamente nelle comunità, nei dispensari e nei centri di salute l’educazione alimentare delle donne in gravidanza, sensibilizzando le mamme sui vantaggi dell’allattamento esclusivo al seno fino ai sei mesi e monitorando la crescita del bambino durante i primi anni di vita.
Gestisce inoltre i casi di malnutrizione acuta e cronica, ancora molto diffusi in Africa in particolare durante i periodi di siccità e conseguenti carestie. Nel mondo, la malnutrizione contribuisce al 45% di tutte le morti dei bambini al di sotto dei cinque anni (Lancet 2013), perché è un fattore di aggravamento e complicazione di ogni malattia.
Per questo ogni intervento sanitario, sia in ospedale che nei centri di salute, deve confrontarsi anche con questa drammatica realtà.

COMBATTERE LA MALNUTRIZIONE ACUTA
La malnutrizione acuta è il risultato di una rapida perdita di peso o dell’incapacità ad acquisirne e si verifica solitamente quando l’individuo ha un accesso insufficiente al cibo, ad esempio a causa di carestia o difficoltà economiche. Può essere moderata o severa: in quest’ultimo caso, il bambino rischia di morire.
Medici con l’Africa Cuamm sostiene le unità nutrizionali per le cure intensive della malnutrizione acuta severa e complicata in diversi ospedali dei Paesi nei quali opera, mentre in alcune regioni come la Karamoja, in Uganda, e Iringa-Njombe, in Tanzania, le attività affrontano sia la malnutrizione acuta severa che quella moderata.

COMBATTERE LA MALNUTRIZIONE CRONICA
La malnutrizione cronica indica un ritardo nella crescita, riscontrabile tramite un basso rapporto altezza/età. È dovuta a una costante carenza di cibo o a un uso limitato di potenziali risorse e inizia quindi già nei primi giorni di vita del feto. Causa nel bambino deficit permanenti di crescita fisica, psichica e intellettuale, compromettendo tutta la sua vita futura. Purtroppo non esiste una vera terapia, ma Medici con l’Africa Cuamm, attraverso alcuni programmi specifici, effettua interventi educativi a favore delle mamme e somministrazione di supplementi a donne in gravidanza e bambini, che possono ridurre l’impatto e i danni di questa ritardata crescita.
Fra i principali interventi ci sono il trattamento dell’anemia in gravidanza, la somministrazione di acido folico e altri oligoelementi come lo iodio, la prevenzione della malaria in gravidanza, la promozione di un buon stato nutrizionale della mamma, l’allattamento esclusivo al seno e la bonifica di parassitosi intestinale nel bambino.
Nelle 10 aree di riferimento degli ospedali dove si è concluso il progetto “Prima le mamme e i bambini, 1.000 di questi giorni”, sono stati monitorati nel 2021 43.992 bambini sotto i 2 anni di vita, per un totale nei 5 anni di progetto di 162.551.

 

MALATTIE INFETTIVE

Negli ultimi anni, grazie agli sforzi della cooperazione internazionale, si sono ottenuti risultati importanti nel contrasto alle principali malattie infettive, come la malaria, la tubercolosi e l’Hiv/Aids. Oggi in Africa ci sono meno persone infette, meno morti, più pazienti in trattamento.
Nonostante ciò, gran parte della popolazione africana continua ancora a soffrire in maniera sproporzionata rispetto agli altri continenti di morti premature e di disabilità evitabili generate soprattutto dalle grandi malattie epidemiche.
A peggiorare questo quadro, la pandemia di Covid-19 ha provocato in molte zone dell’Africa Sub-Sahariana l’interruzione di servizi sanitari di prevenzione, diagnosi e trattamento e la distrazione delle risorse investite a tutti i livelli del sistema sanitario (International Journal of Infectious Diseases, 2022).
Si tratta di patologie che colpiscono persone o gruppi di persone povere o a rischio di povertà, in particolare donne gravide, bambini, adolescenti e adulti che vivono in condizioni sociali svantaggiate con difficoltà di accesso e utilizzo dei servizi di prevenzione e cura.

COMBATTERE LA MALARIA
In ogni ospedale si incontrano e si curano ogni giorno decine e decine di malati di malaria, soprattutto bambini al di sotto dei 5 anni. Dal 2018 si è iniziata una più accurata registrazione del numero dei casi che vengono diagnosticati e trattati negli ospedali e nei centri di salute supportati da Medici con l’Africa Cuamm, come evidenziato paese per paese nella tabella successiva.

COMBATTERE LA TUBERCOLOSI
I malati di tubercolosi sono leggermente meno numerosi, ma la diagnosi resta difficile soprattutto nei bambini, pur con nuove tecnologie quali il GeneXpert in grado di determinare la presenza di tubercolosi e l’eventuale resistenza alla rifampicina e quindi di una possibile cosiddetta “MDR o multidrugs resistance”.
Nel 2021 le attività diagnostiche con GeneXpert, sono proseguite negli ospedali di Wolisso (Etiopia) e Matany (Uganda), e si sono aggiunte quelle negli ospedali di Moroto (Uganda) e Tosamaganga (Tanzania), come evidenziato nella tabella nella pagina 61.

 

MALATTIE CRONICHE

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2021), ogni anno più di 15 milioni di persone perdono la vita prematuramente a causa di malattie non trasmissibili (NCDs) e l’85% di queste morti avviene in Paesi a medio e basso reddito.
Si stima che per il 2030, anche in Africa, le malattie croniche supereranno, come causa di morte, quelle trasmissibili. L’attenzione quindi alla prevenzione e trattamento di questo gruppo di patologie emergenti anche nei Paesi a basso reddito è diventata massima ed obiettivo dei cosidetti Sustainable Development Goals.

DIABETE, IPERTENSIONE E CARDIOPATIE
Da sempre, negli ospedali dove lavora Medici con l’Africa Cuamm, si sono diagnosticati e trattati questi pazienti, che per via della loro numerosità sono rimasti poco documentati. Da qualche tempo in alcuni contesti si sono però strutturati ambulatori dedicati, con l’opportunità di integrare e ridurre lo stigma dei malati di Aids chiamandoli tutti “malati cronici”. Nella tabella vengono riportati i dati degli ospedali dove esistono ambulatori dedicati e dove i ricoveri cominciano ad essere documentati.

TUMORI DELLA CERVICE UTERINA
Il tumore della cervice uterina è il secondo tumore per frequenza nella donna in Africa, prevenibile con la vaccinazione contro il papilloma virus e con metodi di screening e diagnostica precoce. Da qualche anno stiamo implementando progetti per migliorare la consapevolezza delle comunità rispetto a questo problema per offrire screening del tumore della cervice. La strategia scelta è quella del “See & Treat” dove dopo colorazione con acido acetico della cervice uterina si ispeziona la stessa (VIA) per lesioni potenzialmente maligne e le si tratta immediatamente con crioterapia. La valutazione e la terapia vengono effettuate da personale infermieristico adeguatamente formato, con l’obiettivo di valutare il 20% delle donne eleggibili ogni anno.
Così facendo e trattando tutte le piccole lesioni, anche quelle infiammatorie, si vuole prevenire la progressione verso la malignità. Si tratta quindi di un approccio di prevenzione secondaria più che di terapia. Forme più avanzate di tumore vengono trattate in ospedale con la chirurgia, anche se la reale efficacia resta limitata in quanto la maggior parte dei tumori arrivano in stadio avanzato/inoperabile. Nella tabella vengono riportati i dati delle attività del 2021, che hanno visto però la riduzione del nostro supporto e gli effetti della pandemia, che ha ridotto gli accessi alle cure e ancor di più la prevenzione.
Si tratta comunque di attività ancora poco integrate nei servizi di routine di un ospedale o di un centro di salute.
Per questo sarebbe ancora più necessario il sostegno per garantire consapevolezza e richiesta del servizio da parte delle donne, ma anche da parte del personale sanitario.

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