In Uganda il Cuamm, assieme al Ministero della Salute, ha avviato un progetto per incrementare l’accesso ai servizi materno e neonatali nelle regioni di Karamoja e Lango. Con il sostegno della fondazione ELMA.
In Uganda il Cuamm, assieme al Ministero della Salute, ha avviato un progetto per incrementare l’accesso ai servizi materno e neonatali nelle regioni di Karamoja e Lango. Con il sostegno della fondazione ELMA.
Nel 2023, 39,9 milioni di persone nel mondo hanno vissuto con l’Hiv; circa 600.000 sono morte per cause correlate e 1,3 milioni di persone sono state i nuovi casi di persone che hanno contratto il virus. Dall’Angola alla Tanzania, dal Mozambico all’Etiopia prosegue l’impegno del Cuamm, specialmente verso le giovani donne e adolescenti.
Non solo medicina, la resistenza antimicrobica si lega alla salute umana, ambientale e animale, integrandosi nella cornice di salute globale chiamata One Health.
Dalla denuncia, alla consulta medica offrendo supporto psicologico e assistenza legale. L’impegno Cuamm in Oyam.
Un intervento integrato, in ottica One Health, per ridurre l’incidenza di malattie trasmissibili di origine animale in una regione ad alto rischio endemico.
Dal villaggio in cui vive, dove ha partorito senza assistenza qualificata, all’ospedale di Matany. A piedi, Rose è arrivata al St. Kizito dove operano i medici del Cuamm per far curare suo figlio.
In occasione della Festa della Mamma abbiamo chiesto a Chiara Conti, desk Uganda, di raccontarci delle tante mamme che ha incontrato. A tutte loro, che in Africa, in Italia e in ogni angolo del mondo, continuano ad amare e prendersi cura dei loro cari, il nostro augurio per la loro festa.
Cuamm e Università di Bari insieme in una ricerca sulla malaria in gravidanza e la farmaco-resistenza, in uno dei paesi più severamente colpiti dalla malattia. Presentati, a Kampala, i risultati di due anni di lavoro.
Jerry Ictho, dal 2016 è responsabile tecnico per Cuamm in Uganda, il suo paese, dove «resto e lavoro per fare la mia parte e avere un impatto su quegli indicatori sanitari che negli ultimi dieci anni ho visto migliorare».
Le parole di Helen, António José e John Baptist ci incoraggiano nel nostro impegno. Per continuare a promuovere la formazione come alternativa alla fuga e come unica strada possibile per costruire un futuro diverso per i giovani africani.
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