Medici con l'Africa Cuamm

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Un impegno condiviso la salute di mamme e neonati

In Uganda il Cuamm, assieme al Ministero della Salute, ha avviato un progetto per incrementare l’accesso ai servizi materno e neonatali nelle regioni di Karamoja e Lango. Con il sostegno della fondazione ELMA.

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    Incrementare l’accesso ai servizi specialistici materni e neonatali nelle regioni di Karamoja e Lango 2024-2026: questo è l’obiettivo prioritario di Medici con l’Africa Cuamm insieme al Ministero della salute ugandese, in particolare attraverso il progetto biennale recentemente avviato in Uganda, finanziato dalla Fondazione ELMA. Le attività si svolgono in sinergia con gli interventi già attivi di Cuamm in quattro distretti di Karamoja (Moroto, Amudat, Kaabong e Abim) e in tre distretti di Lango (Alebtong, Otuke e Oyam), coinvolgendo 66 strutture sanitarie. Seppur si siano registrati miglioramenti nella riduzione della mortalità materna, permangono ancora problemi legati  alla gestione delle emergenze ostetriche durante il periodo perinatale e ai conseguenti esiti. Esistono infatti ampie disparità regionali: secondo il rapporto sulla sorveglianza e la risposta alle morti materne e perinatali (MPDSR) 2023-24, il tasso di mortalità materna in Karamoja è di 73,9 su 100.000 nati vivi a fronte di 61,1 su 100.000 in Lango.

    I distretti coinvolti sono stati scelti perché hanno un accesso limitato ai servizi materni e neonatali pur avendo un carico elevato di pazienti. Questo progetto cercherà quindi di affrontare la sfida della morte neonatale e di aumentare la sopravvivenza dei bambini sotto i 5 anni”, ha dichiarato Peter Lochoro, Rappresentate Paese in Uganda per il Cuamm.

    L’intervento si focalizza sulla formazione on the job e l’affiancamento degli operatori sanitari per l’implementazione dei servizi materni e neonatali di qualità, rafforzando le capacità di leadership, di gestione e di presa in carico della responsabilità da parte delle autorità distrettuali e nazionali.

    “La Fondazione ELMA ci sostiene da oltre 6 anni per migliorare le competenze e capacità delle risorse umane, qualificando gli operatori sanitari attraverso borse di studio e promuovendo il tutoraggio”, ha aggiunto Lochoro.

    In particolare, l’intervento agisce su più livelli e mira a: migliorare l’accesso e la qualità delle cure per le donne durante la gravidanza, compreso lo screening del cancro al collo dell’utero e al seno; facilitare i Village Health Teams, gli operatori sanitari di villaggio, e le “mamme alla pari” nell’implementazione di servizi di assistenza a livello comunitario, compresi i riferimenti dei casi che li necessitano e il follow-up dei pazienti; coinvolgere e sensibilizzare la comunità sui servizi materni e neonatali.

    Inoltre, si intende rafforzare i sistemi di riferimento per le emergenze, migliorando la funzionalità dei servizi di ambulanza e fornendo voucher per il trasporto dei pazienti dalle comunità alle strutture sanitarie e tra le strutture e i 9 siti CEmONC (Comprehensive Emergency Obstetric Care), per la cura complessiva delle emergenze ostetriche e neonatali. A questo proposito, si cerca di migliorare l’accesso e la qualità dell’assistenza durante il travaglio e il parto sostenendo la funzionalità continua di 3 siti CEmONC nei distretti di Amudat e Oyam, nello specifico delle sale operatorie; garantendo la disponibilità di medicinali e attrezzature mediche necessarie, insieme alla disponibilità di sangue e degli emoderivati; favorendo una migliore pianificazione delle azioni e assicurando la sorveglianza e la risposta alle morti materne e perinatali (MPDSR).

    Al miglioramento delle cure per le donne, si affianca l’impegno per migliorare l’accesso e la qualità delle cure per i neonati, investendo nel far crescere le competenze cliniche degli operatori sanitari nelle cure avanzate di rianimazione neonatale con tecnologie innovative, facilitando l’adozione di pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC), rafforzando l’assistenza clinica neonatale in 9 siti CEmONC e facilitando l’uso del dispositivo “Kokono”, una culla protettiva per creare un ambiente più sicuro per i neonati.

    All’evento di lancio, tenutosi a Soroti, hanno partecipato le autorità politiche del distretto e i tecnici dei 7 distretti interessati. L’impatto della collaborazione con il Cuamm si fa sentire, i risultati sul campo sono tangibili e gli obiettivi di questo progetto sono in linea con le priorità del Ministero della Salute di sviluppo sostenibile nazionale”, ha affermato Rita Akankwasa, rappresentante di ELMA.

    Ogni giorno in Uganda, e in tutti i Paesi in cui il Cuamm è presente, si prova a fare un passo in più, insieme, per garantire che mamme e bambini possano avere accesso ai servizi di salute di qualità di cui hanno diritto.

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