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“Liberi di scegliere se migrare o restare”. In linea con il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiati , che si celebra domenica 24 settembre, il Cuamm rafforza l’impegno sul campo, per prendersi cura di chi è costretto a fuggire.
«Dopo 2 anni di instabilità, dentro la distruzione e le ferite profonde di questa gente, vedo anche tanta forza e voglia di ricostruire. Lo chiedono anche le autorità che abbiamo incontrato, che sono determinate a ripartire e a dare opportunità ai giovani», afferma don Dante Carraro, direttore del Cuamm in visita in questi giorni a Shire, in Tigray. Nel corso della missione anche l’incontro con l’ambasciatore d’Italia in Etiopia, Agostino Palese, in ricognizione della situazione nella zona.
2.346.915 pazienti assistiti, 1.120.664 visite di bambini sotto i 5 anni, 410.277 visite pre-natali, 214.970 parti assistiti, 18.902 pazienti in terapia antiretrovirale, 11.137 trasporti per emergenze ostetriche, 4.086 bambini malnutriti trattati, 3.406 operatori sanitari formati.Un anno di impegno costante e ostinato per la cura e la salute in Africa.
Si è tenuta ieri mattina una tavola rotonda proposta da Medici con l’Africa Cuamm, in collaborazione con la Regione Puglia e l’Università di Bari, per discutere dell’attuale situazione dei flussi migratori nel Mediterraneo e in Puglia e raccontare buone pratiche di accoglienza.
Mentre arrivano notizie incoraggianti su un nuovo vaccino contro la malaria, gli ultimi dati dell’Oms riportano 619.000 persone decedute, nel 2021, a causa della malaria e 247 milioni i casi diagnosticati. Il 95% è in Africa.
Ogni anno, nel mondo, 1,5 milioni di persone muoiono a causa della tubercolosi e 10 milioni di persone si ammalano. In Africa, Medici con l’Africa Cuamm continua ad impegnarsi per debellare questa malattia silenziosa e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite
È pubblico il Rapporto sulla salute di migranti e rifugiati redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, un compendio che raccoglie 49 modelli virtuosi da diversi paesi del mondo, tra questi anche due interventi che il Cuamm ha portato avanti in Italia, in Puglia e in Africa, in Mozambico.
Consegnato a Roma, in occasione del Workshop internazionale organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita che si è tenuto ieri pomeriggio, presso l’Istituto Augustinianum, il premio va a una donna che svolge con passione, professionalità e dedizione il suo lavoro come ostetrica e formatrice nella Scuola di formazione di Rumbek, in Sud Sudan.
Con oltre 2 milioni di pazienti assistiti nel 2021, 1.356.429 visite a bambini con meno di 5 anni, 173.205 parti, 2.198 bambini malnutriti trattati, ogni giorno “abbiamo cura di loro”, in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana in cui operiamo come Cuamm.
Per portare all’attenzione del Papa, gli effetti drammatici della crisi globale sull’Africa e mobilitare, intorno a “Quello che non si vede”, istituzioni, cittadini e comunità. Conduce: Sveva Sagramola. Partecipano, tra gli altri, il prof. Alberto Mantovani e Niccolò Fabi.
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