Medici con l'Africa Cuamm

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Il Treno della salute conclude il suo viaggio a Venezia

Si conclude la quinta edizione del Treno della Salute che dal 9 al 30 ottobre ha percorso tutto il Veneto e, per la prima volta, è arrivato anche in Friuli Venezia Giulia e Lombardia.

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    Nove città in tre diverse regioni, per un totale di 11 giorni di screening e prevenzione. Termina oggi il viaggio del Treno della salute che è partito da Verona lo scorso 9 ottobre, ha toccato 5 città del Veneto e poi ha attraversato i confini regionali spingendosi anche in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia.

    Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale Comune di Venezia, ha detto: «A nome del Comune di Venezia, vorrei davvero rivolgere un sentito ringraziamento a Medici con l’Africa Cuamm, ai Ferrovieri con l’Africa, alla Regione del Veneto e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa. La quinta edizione del Treno della Salute ha il doppio merito, da un lato di valorizzare e far conoscere l’attività meritoria del Cuamm e dall’altro quello di portare un grandissimo messaggio alla collettività che è quello della salute universale, insieme all’importanza della prevenzione. Mi fa particolarmente piacere che questa iniziativa venga fatta nel mese di ottobre che per Venezia è stato davvero un mese importante, con tante iniziative in particolare per la lotta ai tumori al seno».

    A dare i dati di questa edizione del Treno è stato l’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin: «Porto, molto volentieri, i saluti della Regione Veneto, del Presidente Luca Zaia che doveva essere con noi, ma è stato trattenuto a Palazzo Balbi. Ormai il Treno della Salute fa parte della programmazione socio-sanitaria della Regione e quest’anno ha portato la bella novità dell’allargamento anche ad altre due regioni. Con un grande e importante obiettivo, quello di mettere al centro il diritto alla salute, che è sacrosanto, è scritto nella nostra Costituzione. In Italia abbiamo la fortuna di avere un sistema universalistico, ossia il diritto è per tutti ed è sicuro e questo è fondamentale, come abbiamo capito, negli anni difficilissimi della pandemia. È indispensabile difenderlo e avvicinarsi alle fasce più fragili. Il treno è un mezzo per farlo, perché sposa bene il messaggio della campagna regionale di prevenzione “Vivo bene”. Bastano pochi numeri per capire: 800 visite di screening ed ECG; 400 ore di assistenza sanitaria; 190 volontari del Cuamm, sanitari e non, che hanno prestato servizio in questo viaggio speciale. Oltre 500 bambini delle scuole primarie coinvolti nelle attività ludiche organizzate proprio all’interno dei vagoni, fino ad oggi».

    «Credo che ormai questo treno, partito in sordina qualche anno fa, abbia fatto un grande salto quest’anno andando fuori regione. Seguo il treno fin dalla prima edizione e sono molto contenta per questo risultato. Credo sia una bella iniziativa che può trovare il consenso e il favore di tutti i territori e l’attenzione data alle scuole primarie e ai laboratori per i più piccoli è un importante punto di forza», ha aggiunto Elisa De Berti, Vicepresidente con delega a Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto

    «La salute è un bene comune, da difendere e promuovere ad ogni costo. Per questo la scelta di Trenitalia di supportare il Treno della Salute – ha detto Maria Annunziata Giaconia, direttrice Direzione Business Regionale e Sviluppo Intermodale Trenitalia – è un ulteriore segno di attenzione verso il territorio e verso le persone che è diventata, anno dopo anno, un appuntamento fondamentale per la prevenzione. Salute, insieme all’ ambiente, istruzione, cultura, biodiversità: sono alcuni dei grandi beni dell’umanità che vanno salvaguardati e il treno, tra i protagonisti dell’iniziativa, non è solamente un mezzo di trasporto, ma rappresenta un elemento di connessione tra viaggiatori, medici specialisti, volontari e il tessuto sociale del territorio, con un ulteriore valore aggiunto: l’elevata sostenibilità ambientale».

    «La cosa più bella e importante da fare adesso che siamo arrivati alla fine di questo viaggio è ringraziare chi ha percorso con noi questo cammino e ha fatto sì che questa idea, dei Ferrovieri con l’Africa, si realizzasse. Penso a Trenitalia, alla Regione, alla Mutua Cesare Pozzo, ai tantissimi colleghi che si sono adoperati per questo, chi per la manutenzione, chi per la distribuzione, chi per la gestione, tutti insieme in un grande lavoro di squadra. Il treno trasporta gente di tutti i tipi, di tutti i colori, di tutte le razze, così deve essere per la salute e per il diritto alle cure, deve essere un diritto globale, per tutti», ha aggiunto Nicola Samà, presidente dei Ferrovieri con l’Africa.

    «La parola che sento di dire prima di tutto è: “Grazie”, perché queste iniziative si fanno se c’è il coinvolgimento di tanti soggetti diversi che uniscono il proprio dovere alla capacità di guardare anche all’altro e ai bisogni di salute – ha affermato don Dante Carraro, Direttore di Medici con l’Africa Cuamm –. Ringrazio prima di tutto chi ha creduto profondamente in questa iniziativa, i Ferrovieri con l’Africa, Trenitalia, la Regione del Veneto che ci ha sostenuto, il Dipartimento di Prevenzione che ha messo in campo i medici e la parte organizzativa, senza dimenticare la Coldiretti Donne Impresa, la Mutua Cesare Pozzo e i tanti volontari del Cuamm che si sono impegnati su questo treno. Un treno che ha fatto un viaggio speciale e sperimentale e si è spinto fino in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia, per portare a tutti salute e solidarietà, prevenzione e attenzione verso un continente, l’Africa, che ci interpella quotidianamente».

    Cinque carrozze, allestite come ambulatori, hanno permesso di effettuare screening gratuiti sul proprio stato di salute e di venire a conoscenza di uno stile di vita sano ed equilibrato, basato su una corretta alimentazione e sull’attività fisica. A bordo del treno è stato possibile effettuare la misurazione della glicemia, controllare il proprio rischio cardio-vascolare ed effettuare l’elettrocardiogramma. E da quest’anno, è ritornata la proposta per i più piccoli: i bambini della scuola primaria che hanno potuto partecipare a laboratori divertenti e dinamici per capire l’importanza di un’alimentazione sana e nutriente e di un’attività fisica costante e adatta a ciascuno. Attraverso le colorate e simpatiche carte del gioco “Seme con seme” i bambini sono stati, inoltre, accompagnati a conoscere un po’ più da vicino il Cuamm e la realtà africana in cui i medici operano e sensibilizzati sul tema della malnutrizione. Ad arricchire la proposta, una merenda sana ed equilibrata offerta a tutti dalla Coldiretti Donne Impresa.