Nel West Nile, dove il Cuamm ha già avviato attività di supporto per i non vedenti, torniamo ad occuparci dei più deboli con un progetto sulla nutrizione.
Nel West Nile, dove il Cuamm ha già avviato attività di supporto per i non vedenti, torniamo ad occuparci dei più deboli con un progetto sulla nutrizione.
“Conflitti e crisi in Africa: proteggere i diritti di tutti i bambini” è il tema di #DAC2016: il Cuamm da sempre si impegna per garantire l’accesso alle cure di tutti, anche in zone difficili come il Sud Sudan, dove le tensioni hanno gravi ripercussioni proprio sui bambini, i più deboli tra i deboli.
Ora la struttura dispone di spazi adeguati e sicuri per la diagnosi della tubercolosi ai pazienti.
Oggi in Karamoja, Uganda, si è svolto l’evento di lancio di un progetto di Cuamm e Unicef che mira a garantire servizi di salute di qualità con focus su nutrizione, HIV, gestione delle emergenze sanitarie e Covid-19. È stata presentata anche la strategia ministeriale di coinvolgimento comunitario per far sì che le persone siano sensibilizzate e partecipino attivamente alla prevenzione e controllo della diffusione del virus.
Tommaso Quatrin è il presidente del Gruppo di appoggio Ospedale di Matany che da ben 45 anni sostiene le attività dell’ospedale. Le parole di questa intervista testimoniano una lunga storia di solidarietà e vicinanza.
È cominciato ieri il viaggio africano di Papa Francesco, che nei prossimi giorni sarà anche in Uganda. Peter Lochoro, il nostro rappresentante nel paese, ci racconta il clima di attesa che si respira in questi giorni e le grandi aspettative che la popolazione locale ha per la visita del Papa.
Nel nord dell’Uganda, nelle regioni di Acholi e West Nile, la situazione nell’ambito della salute visiva è allarmante. Medici con l’Africa Cuamm insieme a CBM Italia intervengono in queste regioni per assicurare alla popolazione servizi di salute visiva.
Il progetto, in linea con il piano strategico nazionale per la malaria, intende contribuire a ridurre la morbilità della malaria del 50% e la mortalità del 75% entro il 2023.
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