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Al via il nuovo progetto regionale sulla malaria in nord Uganda

Il progetto,  in linea con il piano strategico nazionale per la malaria, intende contribuire a ridurre la morbilità della malaria del 50% e la mortalità del 75% entro il 2023.

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    Sono 11 i distretti del nord e nord-est dell’Uganda, per una popolazione complessiva di 1.655.200 persone, interessati da un nuovo progetto regionale sulla malaria lanciato da Medici con l’Africa Cuamm giovedì 30 settembre, nel distretto di Kotido, in Karamoja. Il progetto, in linea con il piano strategico nazionale per la malaria, intende contribuire a ridurre la morbilità della malaria del 50% e la mortalità del 75% entro il 2023. Un obiettivo ambizioso, con un’attenzione particolare per donne in gravidanza e bambini sotto i 5 anni di età.

    “Il Cuamm lavorerà con 182 strutture sanitarie, 8.008 operatori sanitari di comunità (Village Health Teams), e con un focus particolare su 292.971 bambini sotto i 5 anni e 82.760 donne incinte”, spiega Peter Lochoro, Country Manager Cuamm in Uganda.

    L’intervento è finanziato dal Fondo Globale per la Tbc, l’Aids e la malaria attraverso Taso Uganda, il secondo destinatario principale delle sovvenzioni del Fondo Globale nel paese. Numerosa la partecipazione dei rappresentanti del Ministero della Salute, dei leader del governo distrettuale, degli ufficiali sanitari del distretto e degli ufficiali tecnici della malaria.

    “La Karamoja ha il peggior tasso di prevalenza della malaria nel paese, con il 34% dei bambini sotto i 5 anni che risultano positivi. Inoltre, vi è una scarsa conoscenza delle tematiche di salute e perciò una scarsa consapevolezza e diffusione di comportamenti preventivi – racconta Lucy Apio Chegem, responsabile Cuamm del progetto–. Anche se il 58% delle famiglie possiede una rete antizanzare, solo il 28% usa reti trattate con insetticida”.

    La malaria è una “doppia disgrazia” per le famiglie povere non solo perché causa malattia e morte, ma anche perché colpisce il reddito familiare e la sicurezza alimentare. La maggior parte della popolazione della regione è sparsa in una vasta area geografica, con trasporti pubblici poco sviluppati, e questo influisce anche sull’accesso e sull’uso dei servizi.

    Il progetto perciò si inserisce ed integra il più ampio intervento di Cuamm per il rafforzamento del sistema sanitario nella regione. Un altro passo, con il supporto e la collaborazione da parte del Ministero e della istituzioni sanitarie locali, per migliorare la salute e la qualità di vita delle comunità della Karamoja e del nord Uganda.

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