In Sierra Leone ancora non ci sono casi confermati di coronavirus, ma l’allerta è alta, l’arrivo del virus è dato per certo e la gente ha paura. Tutti ricordano ancora troppo bene quel che è successo con Ebola, solo sei anni fa.
In Sierra Leone ancora non ci sono casi confermati di coronavirus, ma l’allerta è alta, l’arrivo del virus è dato per certo e la gente ha paura. Tutti ricordano ancora troppo bene quel che è successo con Ebola, solo sei anni fa.
Undici casi di Coronavirus confermati ad oggi; scuole chiuse per due settimane; controlli in aeroporto; campagne di sensibilizzazione della popolazione sulle buone pratiche da adottare per non diffondere il virus: sono alcune delle misure che l’Etiopia sta prendendo per prepararsi alla possibile diffusione del Covid-19. Medici con l’Africa Cuamm ha attualmente 16 operatori espatriati, tra sanitari e non, impegnati in 4 ospedali e nei territori di riferimento, in 35 centri di salute, per dare assistenza a tre regioni e a una popolazione di oltre 1 milione e mezzo di persone.
Alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua, che ricorre il 22 marzo, dopo due anni, finalmente nell’ospedale di Chiulo c’è l’acqua. Se apri il rubinetto in Maternità o in Pediatria o nella Sala operatoria, ne esce a flusso continuo. E questo non è così scontato a Chiulo.
4 respiratori per 4 ospedali particolarmente colpiti
Sono 635 i casi di Coronavirus in Africa, secondo i dati di oggi. 34 i paesi colpiti, tra i quali anche tre in cui opera Medici con l’Africa Cuamm: Etiopia, Tanzania e Repubblica Centrafricana. Da Bangui, capitale di Rca, le parole di Donata Galloni.
Il coronavirus ha cambiato il nostro modo di vivere, di muoverci, di socializzare. Ci sta mettendo alla prova in Italia e sta tirando fuori il meglio da molti di noi. Da venerdì scorso, anche in Africa si comincia a registrare un aumento costante dei casi.
In riferimento alle note dell’Ansa del 18 marzo 2020, ore 18.31 e 18.35, si precisa che gli operatori di Medici con l’Africa Cuamm sono rimasti sul campo, in Africa, a continuare il proprio lavoro e impegno per la salute delle popolazioni africane, colpite da “emergenze” quotidiane, oltre che minacciate a loro volta, in questo momento, dall’epidemia …
Siamo vicini alle tante persone colpite, a tutti i medici e gli operatori sanitari in prima linea, alle persone più vulnerabili, particolarmente esposte al contagio. Certi che questa emergenza passerà, grazie al contributo responsabile di ciascuno di noi.
Dalla passione per i viaggi e la voglia di rendersi utili nasce il gruppo di motociclisti che sostengono il Cuamm.
Medici con l’Africa Cuamm, in qualità di partner del Festival di Salute Globale, condivide il comunicato stampa dell’organizzazione.
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