Berhanu Gulo, Project Officer in Etiopia ci raccontale attività di cui si occupa quotidianamente e l’importanza di fare da ponte trai beneficiari e le istituzioni al fine di sviluppare al meglio i progetti rispondendo a bisogni concreti.

Berhanu Gulo, Project Officer in Etiopia ci raccontale attività di cui si occupa quotidianamente e l’importanza di fare da ponte trai beneficiari e le istituzioni al fine di sviluppare al meglio i progetti rispondendo a bisogni concreti.
Migliorare l’accessibilità e innovare i servizi di cura dei più piccoli in Etiopia è possibile, ne è la prova il progetto Newborn Survival Project sulla salute neonatale. L’inizio di un percorso che si proietta verso il futuro del paese.
Dopo Nguenyyiel, un altro campo profughi, nella regione di Gambella in Etiopia: Terkidi. L’intervento del Cuamm si allarga, con un fondo di emergenza, per portare assistenza a mamme e bambini e non solo.
Tre ospedali coinvolti, ad Addis Abeba e una due giorni di incontri in ciascuna delle rispettive città. Per dire con forza che è possibile migliorare l’accessibilità e innovare i servizi di cura dei più piccoli nella regione in Etiopia.
L’esperienza di Chiara Spolverato, ostetrica a Wolisso per due mesi grazie al Premio di Laurea in memoria di Irma Battistuzzi, organizzato in collaborazione con l’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova.
La South Omo Zone è un’area con elevata mortalità neonatale e dei bambini sotto i 5 anni, aggravata da un alto tasso di malnutrizione. Qui Medici con l’Africa Cuamm opera per garantire qualità ed accessibilità delle cure a mamme e bambini.
Nella South Shoa West Zone in Etiopia gli attivisti comunitari vanno porta a porta per sensibilizzare le comunità ed in particolare le donne. L’obiettivo è aumentare il più possibile in numero di mamme che si reca presso le strutture sanitarie per ricevere le cure necessarie in gravidanza e dopo il parto.
L’intervento di Medici con l’Africa Cuamm in Etiopia per la protezione della salute materna e infantile si focalizza sul miglioramento dell’accesso ai servizi, sulla formazione del personale e sul coinvolgimento della comunità.
Per l’ossigeno, per il posto letto e per il vaccino. In Etiopia, come in tanti altri paesi dell’Africa, la sfida è grande.
In Etiopia, la popolazione è sempre più esposta ad insicurezza alimentare e nutritiva. Nell’ambito del progetto “Semi di futuro–Intervento integrato di lotta alla malnutrizione” si è svolta una formazione per fisioterapisti e infermieri sull’identificazione dei bambini a rischio di malnutrizione e sul trattamento dei bambini con disabilità.
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