Medici con l’Africa Cuamm ha partecipato anche quest’anno alla campagna mondiale “Ottobre Rosa” per la sensibilizzazione e prevenzione del cancro al seno e dei tumori della donna.

Medici con l’Africa Cuamm ha partecipato anche quest’anno alla campagna mondiale “Ottobre Rosa” per la sensibilizzazione e prevenzione del cancro al seno e dei tumori della donna.
“Ricostruzione”, la parola d’ordine nella seconda città del Mozambico, per il 90% distrutta lo scorso marzo. Con 5 ambulanze un sistema sanitario più forte e tempestivo nel rispondere alle emergenze quotidiane.
Il ciclone Idai ha messo in ginocchio i servizi sanitari di un paese con un sistema fragilissimo.Dopo l’emergenza, è tempo di ricostruzione.
25 giovani mozambicani che, sabato 15 giugno, a Beira, si sono laureati in Medicina. Guardano a un futuro migliore e di speranza, buttandosi alle spalle la distruzione, la paura e la morte seminata, dal ciclone Idai.
Il ciclone Idai che si è abbattuto su Beira a metà marzo non ha risparmiato l’Università Cattolica del Mozambico.Vogliamo fare il possibile perché gli studenti non siano costretti a lasciare gli studi per mancanza di mezzi. Bisogna acquistare nuovi equipaggiamenti didattici, libri, computer e cancelleria.
A poco più di un mese dal passaggio del ciclone Idai, il bilancio dei danni è drammatico e ancora parziale, perché molte zone sono ancora inaccessibili.
A poco più di un mese dalla devastazione di Idai, un altro ciclone si è abbattuto sul Mozambico. Giovedì 25 aprile, la provincia di Cabo Delgado, è stata colpita dal ciclone Kenneth, che con i suoi 200 km/orari, ha spazzato via gran parte delle abitazioni. (Foto a destra presa dal web)
A poco più di un mese di distanza, la situazione a Beira è ancora molto lontana dalla normalità.
Prima del ciclone, è andato in scena nei centri di salute di Maputo e provincia lo spettacolo “Nuove abitudini” per sensibilizzare la popolazione mozambicana sulle malattie croniche non trasmissibili.
L’emergenza continua, 4.373 casi di colera confermati nei distretti di Dondo, Beira, Nhamatanda e Buzi. Bisogna fare presto per fermare l’epidemia.
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