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Aiutare altre donne come me

Festa della donna: ecco come la trascorrerà Assuema, infermiera ostetrica responsabile delle attività di prevenzione del cancro alla cervice in Mozambico.

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    «Da grande voglio diventare un’infermiera» – diceva da bambina Assuema Manuel – «Mio padre, autista dell’ambulanza dell’ospedale, quando rincasava alla sera, mi raccontava delle grandi difficoltà che dovevano affrontare le mamme durante il parto. Così è nato il desiderio di aiutare altre donne, come me: una scelta che si è rafforzata nel tempo. Oggi sono davvero felice di lavorare con il Cuamm e di riuscire, nel mio piccolo, a dare un contributo per la salute di mamme e bambini». Assuema è l’infermiera ostetrica responsabile delle attività di prevenzione del cancro alla cervice che il Cuamm promuove nella Provincia della Zambézia grazie al progetto “Prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili in Mozambico” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

    Il lavoro di Assuema consiste nel sensibilizzare le donne sui servizi dei centri di salute e formare le infermiere delle unità sanitarie, inoltre si occupa dello screening e del trattamento delle lesioni precancerose al collo dell’utero.

    «In Mozambico il cancro è un problema serio: le donne che vivono nei villaggi lontani dai grandi centri abitati non raggiungono l’ospedale, spesso non sono del tutto indipendenti e, prima di fare la visita, chiedono il parere al proprio marito. Il mio compito è far comprendere l’importanza della prevenzione. Non smetterò mai di ripetere alle mie pazienti che devono prendersi cura della loro salute, lo ripeto spesso anche a mia figlia!».

    Assuema, mamma di due bambini che a maggio partorirà due gemelli, nonostante la data del parto si avvicini, ogni settimana visita i centri di salute, instancabile e determinata a proseguire con le sue attività.

    dall'africa

    Come ogni anno in occasione della Festa della donna raggiungerà le amiche e sua sorella dopo il lavoro e trascorreranno insieme questo momento per raccontarsi le proprie esperienze quotidiane. In Mozambico c’è un rituale: quando si partecipa ad una festa, le donne scelgono una fantasia della capulana, una stoffa tradizionale africana, per realizzare un capo adatto per l’occasione. Una gonna, una maglietta, un gilet o un vestito: un buon motivo per avere qualcosa di nuovo da indossare! Quest’anno Assuema ha scelto un abito comodo, molto colorato.

    Trascorrerà l’8 marzo in compagnia e condividerà alcune delle storie di tante donne che ogni giorno incontra e che grazie al Cuamm, ora, accedono ai servizi di prevenzione e screening per salvaguardare la loro salute.

     

     

     

     

     

     

     

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