Un intervento su scuola e ospedale per rispondere ai bisogni di salute delle oltre 300.000 persone che vivono nel distretto di Napack, regione della Karamoja
Un intervento su scuola e ospedale per rispondere ai bisogni di salute delle oltre 300.000 persone che vivono nel distretto di Napack, regione della Karamoja
Si è conclusa da pochi giorni una missione speciale che ha portato alcuni amici del gruppo “In moto con l’Africa” in Uganda, a toccare con mano l’utilità delle moto, davvero l’unico mezzo che riesce a raggiungere l’ultimo miglio del sistema sanitario.
In Africa la tubercolosi è ancora una malattia che causa numerose vittime, 1,4 milioni solo nel 2019 (OMS). Ma non tutte le storie hanno un finale inevitabile.
Sono partita con l’obiettivo di aumentare le mie conoscenze professionali operando in ambienti con risorse limitate, per acquisire un bagaglio di esperienza che mi potrà essere utile anche nel contesto ospedaliero italiano
Giorgio Pellis, chirurgo triestino con lunga esperienza in Africa, racconta i pensieri e gli incontri che gli capita di fare a Matany, in Uganda, dove sta lavorando all’interno dell’ospedale locale. Incrocia sguardi fieri, affranti o felici, tutti accomunati dal desiderio di guarire e di stare bene, con dignità.
World Tb Day, 24 marzo 2016, Matany Hospital, Karamoja – Peter Lochoro, medico e rappresentante Cuamm in Uganda, ma anche pazienti, medici e infermieri raccontano la lotta contro la tubercolosi.
Ora la struttura dispone di spazi adeguati e sicuri per la diagnosi della tubercolosi ai pazienti.
In edicola sabato 19 dicembre IO DONNA con doppia copertina firmata Antonio Biasiucci e ampio servizio sull’impegno del Cuamm in Uganda, nell’ultimo miglio rosso
L’Ambasciatore italiano in Uganda in visita all’ospedale di Matany, che Medici con l’Africa Cuamm sostiene sin dalla sua apertura nel 1970 e ora è al lavoro per migliorare la salute materno-infantile
Annalisa Dolcet ha 32 anni. Il suo sogno è diventare medico e si sta specializzando presso la Clinica Chirurgica 1 dell’Università di Padova, diretta dal professor Donato Nitti. Grazie a una collaborazione che Medici con l’Africa Cuamm ha avviato con 18 università in tutta Italia, i giovani specializzandi possono trascorrere un periodo di 6 mesi di formazione teorico-pratica in Africa, inseriti nel progetto Junior Project Officer: un modo per prepararsi per un futuro impegno in cooperazione sanitaria internazionale, ma soprattutto, per affrontare le sfide della salute globale nel proprio paese.
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