Oggi si è svolto a Wolisso il workshop di presentazione dei risultati del progetto Survethi, realizzato con l’obiettivo di rafforzare la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive in Etiopia.

Oggi si è svolto a Wolisso il workshop di presentazione dei risultati del progetto Survethi, realizzato con l’obiettivo di rafforzare la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive in Etiopia.
Si è svolto oggi ad Addis Abeba, in Etiopia, l’evento conclusivo del progetto “Migliorare la qualità della cura e della prevenzione del diabete mellito e dell’ipertensione”, finanziato dalla World Diabetes Foundation (WDF) e realizzato da Medici con l’Africa Cuamm.
Un impegno iniziato nel 2017 nella regione di Gambella a fianco della popolazione locale e dei rifugiati, prima a sostegno dell’ospedale regionale e del campo profughi di Nguenyyiel, e che ora si espande al campo di Tierkidi.
Pochi giorni fa a Jigjiga, capitale della regione Somali in Etiopia, ha preso avvio l’intervento di emergenza per supportare e rafforzare la resilienza di sfollati, rifugiati, migranti stagionali e delle comunità che li ospitano nella regione Somali e nelle aree dell’Etiopia confinanti con il Kenya e la Somalia.
537 milioni di persone nel mondo sono affette da diabete, 24 milioni in Africa. Numeri destinati ad aumentare secondo l’OMS. Anche quest’anno, Medici con l’Africa Cuamm partecipa alla campagna per la Giornata Mondiale del Diabete e rafforza il proprio impegno per prendersi cura delle persone con malattie croniche non trasmissibili.
Berhanu Gulo, Project Officer in Etiopia ci raccontale attività di cui si occupa quotidianamente e l’importanza di fare da ponte trai beneficiari e le istituzioni al fine di sviluppare al meglio i progetti rispondendo a bisogni concreti.
Migliorare l’accessibilità e innovare i servizi di cura dei più piccoli in Etiopia è possibile, ne è la prova il progetto Newborn Survival Project sulla salute neonatale. L’inizio di un percorso che si proietta verso il futuro del paese.
Dopo Nguenyyiel, un altro campo profughi, nella regione di Gambella in Etiopia: Terkidi. L’intervento del Cuamm si allarga, con un fondo di emergenza, per portare assistenza a mamme e bambini e non solo.
Tre ospedali coinvolti, ad Addis Abeba e una due giorni di incontri in ciascuna delle rispettive città. Per dire con forza che è possibile migliorare l’accessibilità e innovare i servizi di cura dei più piccoli nella regione in Etiopia.
L’esperienza di Chiara Spolverato, ostetrica a Wolisso per due mesi grazie al Premio di Laurea in memoria di Irma Battistuzzi, organizzato in collaborazione con l’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova.
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