“Adilson ha 11 mesi ed è gravemente malnutrito, per un motivo abbastanza comune nel Cunene, in Angola: è rimasto orfano a pochi mesi di vita. Il latte materno è l’unico alimento che un bambino deve assumere sotto i 6 mesi ed è il cardine dall’alimentazione fino ai due anni. Qui è molto difficile reperire latte in polvere, costa troppo e per prepararlo bisogna avere acqua pulita, altrimenti può causare un’infezione. Ma quest’anno durante la stagione delle piogge non ha piovuto a Chiulo e la falda acquifera si è prosciugata. Senza acqua, in ospedale aumentano le infezioni e i bambini ricoverati per malnutrizione” racconta Chiara Maddaloni, JPO a Chiulo. In Africa quando un neonato diventa orfano, è quasi sempre condannato alla malnutrizione, ma grazie alle attività di sensibilizzazione svolte dagli operatori comunitari Iba, la zia di Adilson, sa che l’unica possibilità per suo nipote è essere ricoverato in ospedale. “Adilson pesava 5,4 kg, era fortemente disidratato per la diarrea, quindi lo abbiamo subito ricoverato nell’unità malnutriti di Chiulo e gli abbiamo somministrato il latte terapeutico e al contempo le nostre infermiere hanno insegnato alla zia come nutrire in modo adeguato il suo piccolo nipote, attraverso delle dimostrazioni pratiche. Oggi Adilson è tornato in ambulatorio per una visita di controllo e sta crescendo in salute, la zia segue con attenzione la sua alimentazione, gli prepara la pappa 4 volte al giorno. Grazie alle attività di sensibilizzazione che lo staff Cuamm promuove per combattere la malnutrizione, in ospedale e nei villaggi delle aree rurali, Iba ha potuto prendersi cura di suo nipote e preservare il suo futuro.

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