Giorno dopo giorno un viaggio per conoscere l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm tra Ucraina e Moldavia.

Giorno dopo giorno un viaggio per conoscere l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm tra Ucraina e Moldavia.
Un racconto corale fatto a più voci che ci accompagnerà per le prossime settimane in una sorta di diario, oltre le notizie dei grandi media, ma partendo da piccoli gesti e azioni che ogni giorno faranno la differenza per molti.
24 aprile – Le donne ucraine decidono di preparare il pranzo di Pasqua. Si cucina, si mescola, si frigge tutte assieme mentre si ascolta musica tipica. Fuori splende un bellissimo sole, ma nel cuore ora c’è solo buio.
27 aprile – C’è sempre una fila di persone che aspettano la consegna del cibo. I cellulari squillano di continuo, con ogni richiesta possibile. A noi, rimane la sensazione di una società che vuole resistere e si ostina a vivere in modo quasi normale, ma allo stesso tempo, è pronta a ogni cambiamento, in peggio.
12 aprile – A un mese dal mio ultimo viaggio trovo una Chernivsti molto diversa. Lunghe file di persone che aspettano, con pazienza, un sacchetto di alimenti e prodotti per l’igiene. In silenzio, senza lamentarsi. Sono donne e bambini. Non parlano. Nei loro occhi si legge una profonda tristezza, oltre che grande rassegnazione.
8 aprile – La vita deve andare avanti. Tanti altri sfollati interni sono arrivati a Chernivsti e gli abitanti li accolgono e danno una mano come possono. C’è chi si occupa di ricevere e distribuire pacchi umanitari; c’è chi canta e suona per strada per alleggerire un po’, c’è chi raccoglie fondi per il proprio paese…
3 aprile – Arriva a Chisinau il primo medico Cuamm. A lui il compito di dare il via all’ambulatorio di prima assistenza sanitaria ai rifugiati del centro di accoglienza.
21 marzo – Il bisogno più grande? Avere farmaci, perché le catene di approvvigionamento sono state interrotte, le fabbriche sono state distrutte, la produzione bloccata, le vie di comunicazione interrotte. È questo il primo impegno che ci siamo presi come Cuamm: creare una catena di approvvigionamento di farmaci per 5 ospedali a Chernivsti.
19 marzo – In questo tempo di vita sospesa, in cui le attività ordinarie sono bloccate e le giornate sono scandite dagli orari del coprifuoco, tutti si sono messi a disposizione per supportare la propria nazione e chi più ha bisogno.
17 marzo – L’impegno del Cuamm quindi, una volta ricevuto il via libera da parte del Ministero della Salute moldavo, sarà quello di supportare un centro di accoglienza gestito dalla Diocesi locale, con un ambulatorio mobile per dare una prima risposta sanitaria e alleggerire degli ospedali.
16 marzo – Era mercoledì 16 marzo quando ho preso il volo verso la Romania. L’obiettivo era avvicinarsi più possibile all’Ucraina per andare a vedere e valutare come e dove potevamo intervenire.
1- 7 marzo – Ricordo i primi giorni, all’inizio della guerra, come molto tesi. Tutti sentivamo che sarebbe successo qualcosa di tragico, e non era solo l’attenzione mediatica a dircelo, ma anche la consapevolezza che la guerra stava tornando in Europa, dopo quasi 30 anni dalla fine di quella in Bosnia.