Giorno dopo giorno un viaggio per conoscere l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm tra Ucraina e Moldavia.
Giorno dopo giorno un viaggio per conoscere l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm tra Ucraina e Moldavia.
Un racconto corale fatto a più voci che ci accompagnerà per le prossime settimane in una sorta di diario, oltre le notizie dei grandi media, ma partendo da piccoli gesti e azioni che ogni giorno faranno la differenza per molti.
16 marzo – Era mercoledì 16 marzo quando ho preso il volo verso la Romania. L’obiettivo era avvicinarsi più possibile all’Ucraina per andare a vedere e valutare come e dove potevamo intervenire.
21 marzo – Il bisogno più grande? Avere farmaci, perché le catene di approvvigionamento sono state interrotte, le fabbriche sono state distrutte, la produzione bloccata, le vie di comunicazione interrotte. È questo il primo impegno che ci siamo presi come Cuamm: creare una catena di approvvigionamento di farmaci per 5 ospedali a Chernivsti.
8 aprile – La vita deve andare avanti. Tanti altri sfollati interni sono arrivati a Chernivsti e gli abitanti li accolgono e danno una mano come possono. C’è chi si occupa di ricevere e distribuire pacchi umanitari; c’è chi canta e suona per strada per alleggerire un po’, c’è chi raccoglie fondi per il proprio paese…
12 aprile – A un mese dal mio ultimo viaggio trovo una Chernivsti molto diversa. Lunghe file di persone che aspettano, con pazienza, un sacchetto di alimenti e prodotti per l’igiene. In silenzio, senza lamentarsi. Sono donne e bambini. Non parlano. Nei loro occhi si legge una profonda tristezza, oltre che grande rassegnazione.
17 marzo – L’impegno del Cuamm quindi, una volta ricevuto il via libera da parte del Ministero della Salute moldavo, sarà quello di supportare un centro di accoglienza gestito dalla Diocesi locale, con un ambulatorio mobile per dare una prima risposta sanitaria e alleggerire degli ospedali.
1- 7 marzo – Ricordo i primi giorni, all’inizio della guerra, come molto tesi. Tutti sentivamo che sarebbe successo qualcosa di tragico, e non era solo l’attenzione mediatica a dircelo, ma anche la consapevolezza che la guerra stava tornando in Europa, dopo quasi 30 anni dalla fine di quella in Bosnia.
15 novembre 2022 – Sono partita sola per poi scoprire di essere parte di una grande squadra. Volevo fare la mia piccola parte in questa situazione di grande sofferenza, per questo ho deciso di partire per Chisinau e offrire la mia esperienza clinica in un momento di emergenza. Mi sono unita al corale impegno del Cuamm
12 dicembre 2022 – E’ giunto a destinazione il trasporto umanitario donato al Cuamm dalla Cooperazione italiana. Si tratta di 9 tonnellate di beni che aiuteranno la popolazione a difendersi dal freddo dell’inverno.
5 aprile 2023 – Irina è una bimba di 8 anni, ucraina, di origine rom. Quando entra nel nostro ambulatorio con la sua amichetta capiamo subito che non le serve nulla. E’ mossa per lo più da semplice curiosità, tipica di qualsiasi bambino della sua età. Di atipico, però, c’è la casa di Irina.
30 marzo 2023 – “Vivevo a Kharkiv e dopo un mese dall’inizio della guerra mi ero quasi abituata al rumore delle bombe e ai razzi che esplodevano, in fondo era la mia casa e non volevo lasciarla”. Il racconto di Svitlana, in uno degli eventi-incontro per il supporto psicologico ai rifugiati a Chernivsti.