Medici con l'Africa Cuamm

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Prendersi cura di chi cura L’esperienza di Fit4care

Presentati i primi risultati di un corso innovativo per il benessere degli operatori sanitari italiani realizzato dal Cuamm, con il supporto di USAID e di MSD. Un impegno, quello di Cuamm, che ha da sempre al centro gli operatori sanitari in Africa e che nell’ultimo anno si è rivolto anche all’Italia, mettendo a servizio le competenze maturate in 70 anni.

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    Padova 13 maggio 2021 – Presentata oggi da Padova, con un evento online e tanti ospiti collegati, l’esperienza di “Fit4care”, un corso innovativo per il benessere degli operatori sanitari che Medici con l’Africa Cuamm sta realizzando con il contributo non condizionato di MSD Italia, nell’ambito del progetto “Italian Response to COVID-19″, finanziato dal governo degli Stati Uniti attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID).

    Significativi i primi risultati: 500 operatori sanitari e studenti di medicina formati; 29 strutture sanitarie italiane coinvolte, in 7 regioni italiane, 22 corsi online realizzati e 42 “insegnanti” formati, nei due corsi proposti (Fift4care e JustInTime).

    Super-eroi, angeli, custodi della vita, unico contatto tra i malati di COVID-19 e i loro famigliari: gli operatori sanitari sono stati questo e molto di più, per tutti noi, nell’ultimo anno e mezzo. Investire sugli operatori sanitari e sul loro benessere è quindi importante e indispensabile, in Italia, ma anche in Africa, come da 70 anni Medici con l’Africa Cuamm sperimenta ogni giorno, negli 8 paesi in cui opera. Oltre a ringraziarli, Cuamm ha voluto trovare un modo concreto di “prendersi cura” di loro, per migliorare e promuovere la loro salute e la loro formazione. Grazie al supporto del Governo americano attraverso il progetto “Italian Response to COVID-19”, a cui si è affiancato il contributo non condizionato di MSD Italia, sono nati così due corsi di formazione dedicati, Fit4Care e JustInTime, che hanno iniziato a raccogliere i primi frutti, presentati oggi.

    L’iniziativa s’inserisce all’interno dell’impegno di Medici con l’Africa Cuamm in Italia. Quando è scoppiata la pandemia, il Cuamm si è subito attivato in Africa, per mettere in sicurezza gli operatori sanitari dei 23 ospedali degli 8 paesi in cui opera. Al contempo, in Italia, nella primavera 2020, ha donato 5 respiratori a diversi ospedali del Nord Italia. Da giugno 2020, è impegnata con “Italian Response to COVID-19: Improving Governance and Community Preparedness for a Resilient Society (IRC19)”.

    Focus dell’intervento: il sostegno alle strutture sanitarie; il supporto a gruppi fragili quali i Senza fissa dimora di La Spezia e gli immigrati dei ghetti in Puglia; la sensibilizzazione su temi quali la Salute globale; e la formazione del personale sanitario, ambito in cui si inserisce questa iniziativa.

    «Il COVID-19 è stato devastante per entrambi i nostri Paesi, ma la nostra cooperazione nel pieno dell’emergenza dimostra quanto siano forti i legami tra Italia e Stati Uniti. Resteremo al fianco dell’Italia, e insieme vinceremo la sfida. Con il programma Fit4Care che Medici con l’Africa Cuamm lancia oggi, sarà possibile dare un ulteriore sostegno al personale medico che opera in prima linea, curando gli ammalati, somministrando i vaccini e permettendo agli ospedali di funzionare. Quando la pandemia si è manifestata in Italia, il governo italiano ha chiesto assistenza agli Stati Uniti, e il governo americano è stato lieto di poter aiutare, fornendo 60 milioni di dollari attraverso USAID e il Dipartimento della Difesa,” ha sottolineato l’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, Thomas Smitham.

     

    «Le ripercussioni sulla salute psicofisica causate dalla COVID-19 sono ormai note e sono state anche recentemente illustrate nel rapporto BES 2020 dell’ISTAT. Per questo, MSD Italia ha voluto sostenere l’iniziativa presentata oggi dal Cuamm. Riteniamo che gli operatori sanitari siano coloro che sono stati maggiormente esposti, sotto ogni punto di vista, in tutte le difficili fasi della pandemia e che pertanto meritino un’attenzione speciale, oltre a un grande ringraziamento per l’aiuto che hanno dato al nostro Paese – continua Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia -. Abbiamo voluto concentrare il nostro supporto a Fit4CARE per aiutare, in modo innovativo, il personale sanitario nelle Regioni del Sud Italia, che, soprattutto nelle fasi più cruciali dell’emergenza,

    ha dovuto sopperire, con instancabile impegno e grande professionalità, alle difficoltà di un SSN che, purtroppo, ancora non si presenta in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Questo perché crediamo che investire sulle Persone e sulla salute, significa investire per il futuro».

     

    Ospite speciale l’attore Pierpaolo Spollon che ha dato voce all’esperienza di alcuni operatori sanitari di diverse regioni italiane e ha sottolineato: «In questi giorni stiamo cominciando le riprese di “Doc 2”. Si parlerà molto di COVID-19, ho provato sulla mia pelle cosa significa indossare quelle tute, le visiere, i guanti e tutto l’equipaggiamento che ogni giorno i nostri medici devono mettere e, così bardati, hanno la responsabilità di prendersi cura di vite umane. La mia gratitudine per loro è alle stelle. E ai giovani in ascolto dico: l’impegno del Cuamm potrebbe sembrare, per qualcuno un po’ come “andare sulla luna”. A cosa è servito impegnare risorse per andare tanto lontano? Ci è servito per imparare cose nuove da mettere in pratica poi anche qui, come questa pandemia ha dimostrato. Non è questo il momento di essere egoisti, se non ci aiutiamo, rimaniamo indietro tutti».

     

    «La solidarietà è fatta di azioni concrete, la formazione è una di queste e ha il grande valore di generare un cambiamento reale, come sperimentiamo ogni giorno in Africa e in Italia – ha detto don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm. La formazione è centrale nella mission di Medici con l’Africa Cuamm dalla nascita e continua ad essere un caposaldo del nostro intervento. Il Cuamm, infatti, da anni collabora con 39 università in Italia nella realizzazione di Corsi sulla Salute Globale e nella formazione sul campo di giovani medici e di studenti di medicina. Pochi dati possono dare un’idea del lavoro svolto: sono stati 256 gli specializzandi italiani partiti per l’Africa con il Cuamm dal 2002 ad oggi e 327 gli studenti del SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina) che hanno fatto un’esperienza in uno dei nostri progetti sul campo. È un’opportunità speciale di sperimentare una medicina fatta di mezzi essenziali che obbliga a trovare soluzioni. Oggi più che mai, questo assume un grande valore, perché la pandemia ci ha dimostrato che siamo tutti fragili e che i mezzi possono mancare anche per noi».

     

    Pietro Giurdanella, consigliere Comitato Centrale FNOPI ha affermato: «Sosteniamo e incoraggiamo l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm e dei suoi professionisti perché l’attività svolta fa parte di quel bagaglio di cultura e di professionalità di cui grande parte è propria dell’infermiere, date anche le difficoltà in cui questo lavoro si svolge. Gli ospedali ed i contesti nei quali Medici con l’Africa Cuamm opera sono anche i luoghi, le persone e le attività che caratterizzano la professione infermieristica, il cui principio cardine è “prendersi cura”. E le madri e i bambini, dalla gravidanza al parto, nel periodo neonatale, durante la loro crescita, la loro adolescenza, sono per noi tra gli assistiti più importanti, sia per la fragilità che li distingue così come accade nelle popolazioni più anziane, sia perché da loro deve nascere e crescere lo sviluppo consapevole di una salute che va disegnata fin dagli inizi perché sia compresa e possa caratterizzare davvero popolazioni altrimenti ad alto rischio. Quella dell’infermiere transculturale è per noi una grande sfida, e la stiamo applicando da tempo ormai con successo in quei paesi dove culture diverse convivono insieme».

    «Da oltre 70 anni Medici con l’Africa Cuamm investe nella formazione di medici, infermieri e personale locale in Africa – sottolinea Andrea Atzori, Coordinatore del progetto IRC19. Forte di questo patrimonio di conoscenze ed esperienze, ha deciso di mettersi in gioco, anche in Italia, facendo rete con altri importanti realtà, per dare un contributo a una nuova cultura in cui gli operatori sanitari siano al centro, non solo formandoli nella gestione dell’emergenza in senso stretto, ma anche prendendosi cura del loro benessere psicofisico integrato. Dal 1° marzo al 30 aprile sono stati 500 gli operatori sanitari formati, di cui 200 studenti e 300 operatori in servizio presso numerose strutture sanitarie».

    Questo comunicato stampa è stato reso possibile grazie al generoso supporto dei cittadini americani attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID). I contenuti sono responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm, ricevente del Fixed Amount Award (FAA) No. 7200AA20FA00013 e non riflettono necessariamente il punto di vista di USAID o del governo degli Stati Uniti.

    I CORSI

    • Fit4Care, sviluppato in collaborazione con esperti di settore e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il corso è dedicato a tutti i gli operatori socio-sanitari e vuole essere un momento di formazione e di interesse dedicato al proprio benessere fisico e psicologico. L’obiettivo è quello di fornire degli strumenti semplici e di facile applicazione per poter migliorare lo stato di salute che in questi mesi di emergenza è venuto spesso a mancare.
    • JustInTime, offre una formazione prioritariamente non clinica, focalizzata sulla gestione delle emergenze nelle strutture sanitarie e l’organizzazione del lavoro in contesti di emergenza. È un pacchetto di formazione sviluppato in collaborazione con il Centro di Ricerca in Medicina d’Emergenza e dei Disastri (CRIMEDIM) dell’Università del Piemonte Orientale. Rivolto a tutti gli operatori socio sanitari.
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