Medici con l'Africa Cuamm

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Un piccolo, ma essenziale, aiuto all’Istituto Pascale di Napoli

Inaugurati oggi i nuovi strumenti per l’accesso e il triage in sicurezza all’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale”. Una serie di interventi e strumentazioni tecnologiche utili a garantire un triage in sicurezza. L’intervento è stato reso possibile grazie a Medici con l’Africa Cuamm e al sostegno di USAID.

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    Migliorano i percorsi di accesso e triage all’Istituto Nazionale Tumori Irccs “Fondazione G. Pascale” grazie a una serie di dispositivi e di strumentazioni tecnologiche utili a garantire una sanificazione idonea. È questo l’obiettivo dell’intervento di Medici con l’Africa Cuamm inaugurato ufficialmente oggi, ma attivo già da alcuni mesi, attraverso il progetto IRC19, “Italian Response to Covid19: Improving governance and community preparedness for a resilient society (IRC19)”, sostenuto da USAID, l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale.

    Due anni di pandemia hanno messo il sistema sanitario di fronte a un’emergenza improvvisa e imprevista. Ma proprio prendendo spunto dagli insegnamenti dettati dall’esperienza pandemica è stato possibile mettere in atto nuovi modelli organizzativi nella gestione dei malati e sostanziali miglioramenti nelle strutture ospedaliere.

    Tra questi, all’istituto Fondazione Pascale l’installazione di 11 dispositivi PASS (Protected Access Security System) in grado di verificare ed effettuare tutti i passaggi di controllo di chi accede alla struttura: dal corretto utilizzo delle mascherine e della temperatura corporea, all’igienizzazione del palmo delle mani e la sanificazione delle suole delle scarpe;  dal conteggio automatico degli ingressi e delle uscite, con possibilità di attivare il blocco dell’accesso una volta raggiunto il numero massimo di persone, alla verifica della temperatura corporea dal palmo della mano, tramite l’utilizzo di un sensore con tecnologia ad infrarossi integrato…

    Attilio A. M. Bianchi, Direttore Generale, Istituto “Fondazione G. Pascale”: «Ringrazio dal profondo del cuore ​USAID e Medici con l’Africa Cuamm che hanno sostenuto questo intervento di importante livello organizzativo e tecnologico. La sicurezza e la convivenza col Covid passano attraverso l’implementazione di attività che sempre più da straordinarie devono invece sempre più inserirsi nei nostri percorsi ordinari»

     Leonardo Miscio, Direttore Sanitario, Istituto “Fondazione G. Pascale”: «La tutela della sicurezza dei nostri pazienti e degli operatori sanitari è sempre stata al centro dei nostri percorsi organizzativi sin dagli inizi della pandemia. Da oggi, grazie alla collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm, sono state automatizzate le procedure di controllo in ingresso nel nostro Istituto permettendo di liberare risorse umane da destinare all’assistenza diretta dei nostri ammalati.  Un sincero ringraziamento anche a USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) che ha finanziato non soltanto l’acquisto di apparecchiature dedicate per il Triage ma ha anche organizzato corsi di preparazione per gli operatori per affrontare sia la fase acuta sia la gestione successiva dell’emergenza».

    Don Dante Carraro, Direttore Medici con l’Africa Cuamm: «Siamo molto contenti di essere qui all’Istituto Fondazione G. Pascale di Napoli, come ultima tappa di un grande programma che ha visto il Cuamm impegnato nel supporto a ben 19 strutture sanitarie in 11 regioni italiane, durante la fase acuta della pandemia. Tutto questo è stato possibile grazie al progetto IRC19, finanziato da USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale). Il nostro cuore e il nostro impegno sono in Africa, dove siamo da oltre 70 anni e lavoriamo in 8 paesi a sud del Sahara, a tutti i livelli del sistema sanitario. Appena scoppiata la pandemia, abbiamo subito cercato di mettere in sicurezza gli operatori e gli ospedali africani. Allo stesso tempo però ci siamo rimboccati le maniche per fare la nostra parte anche qui nel nostro paese dove il virus ha colpito così duramente. In Africa, come in Italia, siamo a fianco dei medici e degli operatori locali, nella consapevolezza che solo risorse umane qualificate, competenti e motivate possono fare la differenza per il malato e creare sistemi resilienti. Ora il nostro impegno ha due grandi focus: la formazione delle risorse umane locali e la campagna vaccinale in Africa».

    Mary Avery, Console Generale degli Stati Uniti a Napoli: «Siamo orgogliosi, come governo americano, di essere stati al fianco di Medici con l’Africa Cuamm e di avere permesso loro di realizzare progetti concreti come questo, collaborando con un’eccellenza della sanità campana come l’Istituto Pascale. Stati Uniti e Italia, con la loro partecipazione al COVID-19 Global Action Plan, sono tuttora impegnati a intensificare i propri sforzi e a migliorare il coordinamento con altri partner internazionali, affinché possiamo raggiungere insieme il nostro obiettivo principale, quello di porre fine alla fase acuta della pandemia entro il 2022»

    USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale), che finanzia IRC19, è la più importante organizzazione per lo sviluppo del governo americano, attiva in più di cento paesi.

    Questo comunicato stampa è stato reso possibile grazie al generoso supporto dei cittadini americani attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID). I contenuti sono responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm, ricevente del Fixed Amount Award (FAA) No. 7200AA20FA00013 e non riflettono necessariamente il punto di vista di USAID o del governo degli Stati Uniti.

     

     

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