Medici con l'Africa Cuamm

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Una scelta vincente

In Karamoja, la regione più povera del paese che conta circa 1 milione di abitanti, la campagna vaccinale contro il Covid procede bene, anche grazie all’impegno del Cuamm che è stato incaricato dalle autorità sanitarie locali di accompagnare questa sfida.

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    «Stiamo facendo una mobilitazione porta a porta, diffondiamo messaggi attraverso la radio, con altoparlanti che girano per i villaggi per convincere la popolazione a vaccinarsi, per informarla e sensibilizzarla – spiega Peter Lochoro, rappresentante del Cuamm nel paese –. Parliamo con i leader delle comunità, li coinvolgiamo perché mobilitino più persone possibile. Abbiamo aperto e coordiniamo 65 punti vaccino, per portare il vaccino verso la gente. Siamo noi ad andare nei villaggi a vaccinare, non le persone a venire nel centro di salute. Questa è una scelta vincente che ci permette di avere buoni risultati e, in parallelo, di garantire anche le cure continue per alcune patologie come l’Hiv e la tubercolosi, portando i farmaci ai malati che non vengono nei centri di salute. Così a metà dicembre, in Karamoja, avevamo vaccinato, con una dose, circa l’80% della popolazione target e oltre il 20% con la copertura completa».
    Medici con l’Africa Cuamm è in prima linea anche a livello nazionale perché membro del comitato tecnico che stabilisce le linee guida del paese.
    «Dall’inizio della pandemia l’Uganda ha registrato numeri che mostrano un quadro apparentemente poco allarmante – prosegue Lochoro –. Ma c’è sempre da considerare che la capacità di fare test qui è molto limitata. Per esempio, per chi non abita a Kampala, la capitale, è molto complicato fare un test. Implica pagare per il trasporto, significa lasciare casa e famiglia, tante ore per raggiungere il punto dove eseguirlo. Molti desistono. Il Governo, appena scoppiato il Covid, ha imposto chiusure molto rigide e ancora adesso ci sono diverse limitazioni. Per esempio, i mezzi pubblici sono a capienza ridotta. A pesare maggiormente sono gli effetti collaterali del Covid, sia a livello economico che di salute. Un esempio? Le gravidanze nelle adolescenti. Con le scuole chiuse, le giovani stanno a casa e sono spesso vittime di violenze. L’incremento registrato è davvero preoccupante. Ora finalmente dopo due anni di lockdown le scuole sono state riaperte e sono fiducioso che in pochi mesi si possano raggiungere risultati importanti sul fronte delle vaccinazioni».
    Un vaccino per “noi” è la sfida che vogliamo vincere e per cui lavoriamo ogni giorno, in Uganda e negli altri paesi in cui operiamo.

     

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