Un vaccino per “noi”
Davanti a un’emergenza globale, l’unica risposta possibile deve essere globale. L’Africa non può restare esclusa.
TRASFORMARE LA DOSE IN VACCINAZIONE
L’urgenza di una campagna vaccinale efficace si fa ogni giorno più evidente: i dati sulla sulle vaccinazioni rivelano come l’Africa resta nelle ultime posizioni per il tasso di popolazione vaccinata. Si tratta di una minaccia per tutti: nessuno sarà davvero al sicuro, fino a quando il virus non verrà debellato in ogni parte del mondo per evitare il carico di malattie e morte e limitare il diffondersi delle sue varianti.
«Per ogni venti persone vaccinate nel mondo contro il Covid-19, solo una è in Africa. E solo 10 paesi africani hanno raggiunto un tasso di vaccinazione del 10%».
Vera Songwe, sottosegretaria dell’Onu e segretaria esecutiva della commissione economica per l’Africa, alla conferenze ministeriale “Incontri con l’Africa”.
Ma queste dosi devono diventare “vaccini veri”. L’intervento di Medici con l’Africa Cuamm è di supporto ai servizi sanitari locali che già fragili prima della pandemia, ora rischiano di crollare. Ci affianchiamo a loro per aiutarli a distribuire le dosi dalla capitale fino alle aree rurali del Paese.
«Sto aspettando la prima dose, non ho paura, sono felice perchè il Covid è una brutta malattia e io non voglio ammalarmi. Ho fatto il vaccino perché la mia vera paura è che il virus possa uccidere ancora, magari persone a me care». Paziente in attesa della vaccinazione a Bangui, in Repubblica Centrafricana
Servono azioni concrete: vaccinare la popolazione, ridurre le distanze, formare i vaccinatori, adeguare ed equipaggiare le strutture.
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