In un paese come la Sierra Leone, dove garantire la disponibilità di sangue di qualità, sicuro e in quantità sufficiente, è estremamente complesso, la donazione diventa un vero farmaco salvavita. La sensibilizzazione sul tema, quindi, diventa fondamentale.

Medici con l’Africa Cuamm, nel distretto di Pujehun, sotto il progetto “Saving Lives Phase II”, organizza iniziative di sensibilizzazione e donazione di sangue muovendosi nei diversi villaggi due volte al mese.

La giornata di blood donation drive inizia con un incontro di sensibilizzazione della comunità sull’essenza e l’importanza della donazione volontaria di sangue. All’incontro partecipano i donatori di sangue, lo staff del PHU (Peripheral Health Units) e alcuni leader della comunità, insieme ai bambini e ai curiosi del villaggio. Durante questo incontro si affrontano temi come l’importanza del sangue per il corpo umano e della disponibilità del sangue nella blood bank, che si traduce nella possibilità di salvare vite umane attraverso una semplice donazione.

Dopo l’incontro i partecipanti possono sottoporsi direttamente allo screening per valutare la loro idoneità alla donazione. Solo la settimana scorsa, su 26 persone, 20 sono risultate idonee e hanno potuto donare il sangue.

I donatori sono tutti volontari e non remunerati. Come incentivo vengono consegnati un pacchetto di crackers, latte e acqua, per ristabilirsi dopo la donazione.

A fine mattinata viene organizzato un rinfresco di riso e pesce dedicato a tutti coloro che hanno partecipato alla giornata, dai donatori al personale medico, fino ai curiosi del villaggio. L’atmosfera è allegra e divertita, tanto che donne e bambini non perdono l’occasione per ridere e prendere in giro scherzosamente i tanti ragazzi giovani e possenti che, come succede in ogni paese del mondo, spesso si impauriscono davanti a un prelievo.