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NCDs A MAPUTO L’EVENTO DI LANCIO

In Mozambico, si rinnova l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm nella risposta alle malattie non trasmissibili. L’intervento si estenderà a 20 strutture sanitarie in 3 province del Paese.

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    Maputo, Mozambico. Un evento ufficiale, alla presenza del Ministro della Salute Armindo Thiago, dell’Ambasciatore d’Italia Gianni Bardini, rappresentanti dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo oltre che ad una rappresentanza Cuamm e ai partner di progetto: Comunità di Sant’Egidio e Aifo, per avviare un intervento volto alla prevenzione e al controllo delle malattie non trasmissibili nel Paese.

    Il programma, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione Allo Sviluppo – AICS e realizzato da Medici con l’Africa Cuamm in collaborazione con Comunità di Sant’Egidio e Aifo, ha l’obiettivo di contribuire alla riduzione della morbilità, disabilità e mortalità per le principali malattie non trasmissibili in Mozambico, con particolare attenzione alle persone con disabilità.

    «Le malattie non comunicabili faticano a ricevere la giusta attenzione da parte della società civile nonostante l’impatto sulla salute, in particolare i più fragili. Per questo è fondamentale riservare particolare attenzione alle persone con disabilità ed è proprio quello che stiamo facendo in questa nuova fase del progetto» ha annunciato l’Ambasciatore d’Italia – Gianni Bardini che ha poi sottolineato il ruolo chiave degli attori coinvolti: «le Ong coinvolte sono un altro punto di forza di questo programma: queste 3 Ong hanno una grande esperienza e conoscenza nel campo della salute. Le condizioni per un buon successo ci sono tutte e credo che stiamo facendo qualcosa di importante per il popolo mozambicano».

    L’intervento, che si pone in un’ottica di continuità e consolidamento dei buoni risultati già raggiunti nei quattro anni precedenti in 14 strutture, raggiungerà ora 20 unità sanitarie collocate in tre province del Paese: Maputo, Sofala e Zambesia. Tra queste: strutture di primo e secondo livello e tre ospedali, centro di riferimento per i pazienti instabili (1 per provincia selezionata).  Tra le attività previste: sensibilizzazione e attività di screening nella popolazione a rischio, fornitura di attrezzatura, materiali e farmaci e, soprattutto, formazione e assistenza tecnica del personale medico-sanitario per radicare la cultura del follow-up dei fattori di rischio delle Ncd e del seguimento dei pazienti identificati. Data la loro alta prevalenza e mortalità, l’intervento si focalizzerà su ipertensione arteriosa, diabete (tasso di prevalenza pari rispettivamente al 39% e 7,4%) e cancro alla cervice (tasso di mortalità pari al 64%) e intende porre la prevenzione al centro della strategia di intervento.

    Le NCDs sono attualmente tra le prime cause di morte al mondo: malattie cardiovascolari e respiratorie, cancro e diabete uccidono ogni anno 41 milioni di persone nel mondo. La loro diffusione è in crescente aumento anche nell’Africa sub-sahariana: secondo recenti stime, entro il 2030 l’incidenza delle malattie non trasmissibili sarà maggiore rispetto a quelle trasmissibili a causa di fattori di rischio come cattive abitudini alimentari, inquinamento atmosferico e scarsa attività fisica.

    «Fattori di rischio e cattive abitudini sono determinanti nell’incidenza delle malattie non trasmissibili, per questo è necessario promuovere buone abitudini e uno stile di vita sano ma anche garantire l’accesso a cure di qualità. La riduzione delle malattie non trasmissibili è una questione di salute pubblica e come tale deve essere una responsabilità collettiva, dei cittadini e della comunità mozambicana tutta» così Armindo Thiago – Ministero della Salute del Mozambico.

    In Mozambico, stime del 2015 mostrano che il carico globale di malattia (Global Burden of Diseases) è ancora determinato principalmente da malattie trasmissibili (Cd), tuttavia le Ncd, contano per più di 1/3 del carico globale di malattia nel Paese. Sempre secondo queste stime, le malattie cardiovascolari nel Paese stanno diventando cause di morte sempre più frequenti collocandosi oggi subito dopo HIV, Malaria, TB e complicanze neonatali. Il Programma nazionale di controllo delle malattie non trasmissibili ha attribuito, nel suo piano strategico attuale, la massima priorità al controllo dei fattori di rischio per malattie croniche ed in particolare all’ipertensione arteriosa, al diabete ed al cancro considerando che si tratta di problemi di salute pubblica in Mozambico, data la loro alta prevalenza e gli alti tassi di mortalità.

    Oggi, all’interno del Sistema Sanitario Nazionale (Sns), organizzato in quattro livelli di assistenza, sono poche le attività strutturate di presa in carico delle Ncd con una forte debolezza riscontrabile soprattutto a livello primario. La debolezza del sistema d’informazione sanitario (Sis-Ma) che fatica a raccogliere dati di routine relativi alle Ncd, rende difficile la pianificazione basata sull’evidenza e sull’efficienza della gestione delle risorse. Tra le grandi barriere nella risposta alle Ncd, anche la profonda mancanza di consapevolezza tra la comunità e il personale sanitario sull’importanza epidemiologica dell’ipertensione arteriosa e del diabete. Per questo il Ministro Thiago ha voluto rilanciare sull’ambiziosa sfida della digitalizzazione:

    «Dobbiamo fare in modo che le politiche di salute si servano delle evidenze scientifiche. Digitalizzare la salute e abbandonare il cartaceo è una priorità. Il progetto aumenterà l’accesso, la qualità del servizio e tutti sono invitati ad impegnarsi. Allo stesso tempo, chiediamo che questo non sia solo un progetto ma un programma sostenibile, di visione a lungo termine. Ringraziamo AICS e l’ambasciatore per lo sforzo congiunto nel fare della salute una priorità e ci impegniamo a continuare nel cammino verso un futuro di salute per il popolo mozambicano».

     

     

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