Medici con l'Africa Cuamm

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Per un approccio integrato alla cura

Le malattie croniche non trasmissibili sono in costante crescita anche in Mozambico. Per richiamare l’attenzione sul tema e sulle buone pratiche, il Cuamm ha organizzato, a Maputo, una Conferenza Internazionale con istituzioni e partner.

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    Malattie insidiose, ma prevenibili e curabili: le malattie non trasmissibili sono in costante crescita anche in Mozambico con un pesante carico sul sistema sanitario. Per richiamare l’attenzione sul problema, sulle ricerche realizzate, sulle buone pratiche messe in atto e sull’importante lavoro di squadra sviluppato tra i diversi attori Medici con l’Africa Cuamm ha organizzato a Maputo, in Mozambico, la Conferenza Internazionale dal titolo “Diabete e Ipertensione: accesso e trattamento per i pazienti cronici” che martedì 2 agosto ha riunito in un partecipato confronto le istituzioni e gli esperti di malattie croniche con i quali collabora per promuovere iniziative volte a prevenire e trattare il diabete e l’ipertensione in Mozambico.

    L’iniziativa è inserita nel progetto di “Prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili” a Maputo e nelle province di Sofala, Zambézia, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato in partnership con Comunità di Sant’Egidio e AIFO, e che si propone di rafforzare le capacità di risposta del Ministero della Sanità all’aumento dell’incidenza delle malattie non trasmissibili nel Paese, sviluppando un’azione mirata al miglioramento delle diagnosi precoci e dei trattamenti in termini di qualità e quantità. Il progetto è giunto al suo ultimo anno di implementazione. Per questo l’evento è stato anche l’occasione per evidenziare alcuni degli innovativi risultati e buone pratiche raggiunti durante i tre anni di progetto in tre Province del Paese.

    Sono 41.345 le persone sottoposte a screening per il diabete, 377.758 per ipertensione; 1.555 nuove diagnosi di diabete e 12.470 di ipertensione. E ancora: 54.352 le visite a pazienti con diabete e ipertensione e 243 operatori sanitari formati sulla diagnosi e gestione dei pazienti cronici.

    La partecipazione ha superato ogni aspettativa e le tre sessioni di presentazioni di idee, casi e proposte hanno riscosso molto successo. Al termine della giornata è stata organizzata una tavola rotonda a cui hanno partecipato il Ministero della Salute e i principali donatori presenti in Mozambico per approfondire come contribuire concretamente e con risolutezza al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile e in particolare per assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.

    “Le malattie croniche hanno bisogno di un nuovo modello di cura”, ha ribadito Giovanni Putoto responsabile della ricerca e programmazione di Medici con l’Africa Cuamm; sono stati diversi gli interventi che hanno sottolineato la necessità di un approccio integrale ai pazienti cronici che prenda in considerazione le esigenze dei pazienti con diabete e ipertensione, ma soprattutto che includa la presa in carico del paziente cronico nelle strategie del Ministero della Salute in modo da dare veramente risposta al crescente numero di casi di persone con diabete e ipertensione che ci sono in Mozambico. “Durante il progetto sono stati svolti molti studi, ma tra i più importanti vi è sicuramente quello sul costo che ha per il sistema di salute un paziente con diabete e ipertensione”, ha ricordato Elio Giombini, Responsabile del Settore Salute di AICS. “Lo studio fornirà importanti elementi per supportare la lotta alle malattie non trasmissibili che ha avviato il Ministero della Salute del Mozambico”.

    “Dobbiamo accelerare ed essere ancora più determinati”, ha insistito Raquel Mahoque dell’Oms durante la tavola rotonda affermando che è necessario avere un approccio multisettoriale che coinvolga molteplici settori, incluso il settore privato e le organizzazioni dei pazienti con diabete e ipertensione. Concordi su questo approccio si sono detti anche Bent Lautrup Nielsen della World Diabetes Foundation che ha insistito sulla necessità di creare alleanze con il Ministero della Sanità e Ana Olga Mocumbi di NCDI Poverty Network che ha sottolineato con forza sull’importanza di creare una rete tra le istituzioni.

    Perseguire una agenda comune, quindi, è fondamentale per migliorare la qualità di vita dei pazienti cronici in Mozambico anche perché, come ha ricordato a tutti la rappresentante del Ministro della Salute all’inizio della Conferenza, “la maggior parte delle malattie non trasmissibili sono evitabili e controllabili”:Il lavoro di Medici con l’Africa in Mozambico sta mostrando che è possibile.