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Uno spazio in cui prendersi cura delle persone

In Mozambico sono stati registrati importanti progressi nella prevenzione delle malattie non trasmissibili, grazie ad un miglioramento dei servizi di screening, offerti nei “cantinhos de rastreio”.

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    Dal mese di febbraio 2023, in tutte le unità sanitarie del Mozambico è possibile registrare i dati dei pazienti riguardanti le malattie croniche non trasmissibili, in particolare diabete e ipertensione, nel sistema statistico Sisma, messo a punto dal Ministero della Salute (Misau), grazie al supporto di Medici con l’Africa Cuamm. Un passo importante ed innovativo per il Paese, sviluppato nell’ambito del progetto “Prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili” a Maputo e nelle province di Sofala e Zambezia, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e realizzato in partnership con Comunità di Sant’Egidio e Aifo. L’intervento, da poco concluso, ha contribuito a rafforzare le capacità di risposta del Ministero della Sanità all’aumento dell’incidenza delle malattie non trasmissibili nel Paese, sviluppando un’azione mirata al miglioramento delle diagnosi precoci e dei trattamenti.

    Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le malattie croniche non trasmissibili rappresentano la causa del 28% dei decessi in Mozambico, di cui il 12% è dovuto alle patologie cardiovascolari, il 3% a tumori e malattie respiratorie, il 2% al diabete e il 7% ad altre malattie croniche. Il 33,1% della popolazione mozambicana è ipertesa: solo il 18,4% è consapevole della propria condizione e, anche tra coloro che ne sono a conoscenza, circa la metà non si controlla e non segue regolarmente il trattamento.

    «Il sistema digitale esistente permetteva già la raccolta e la registrazione dei dati epidemiologici, ad esempio i casi di malaria, mentre per le malattie croniche non trasmissibili i dati disponibili venivano riportati mensilmente nei registri cartacei di ogni unità sanitaria per poi essere trasmessi prima al distretto, dopo alla provincia e, infine, al Ministero – racconta Paolo Massaro, che è stato responsabile per il Cuamm del progetto-. Ora nel Sisma vengono registrati tutti gli screening per la diagnosi e le visite di follow-up dei pazienti, divisi per sesso, segnalando eventuali malattie associate e complicanze».

    Il Cuamm insieme con il Ministero ha organizzato una formazione specifica per esperti informatici e statistici e per i focal point delle malattie croniche non trasmissibili nelle diverse province. Il raggiungimento di questo risultato è frutto di un lungo percorso, soprattutto un lavoro di coordinamento costante con le autorità locali e con il Dipartimento di pianificazione e cooperazione del Ministero, che ha permesso di creare il primo gruppo tecnico di lavoro del Misau sulle malattie croniche.

    Oltre alla digitalizzazione dei dati, sono stati creati anche i “cantinhos de rastreio”, spazi all’interno delle unità sanitarie dedicati allo screening per le malattie croniche non trasmissibili. Attivisti e volontari, anche infermieri in attesa di assunzione o già in pensione, sono stati formati sui servizi per le malattie croniche. Oggi si occupano della misurazione della pressione arteriosa con lo sfigmomanometro digitale e del controllo del peso e dell’altezza di tutte le persone che si recano nelle unità sanitarie prima che vengano visitate dai medici. «L’iniziativa dei cantinhos è stata una delle migliori strategie adottate dal progetto – afferma Artimisia Mainato, infermiera responsabile del progetto nella provincia di Sofala – perché ha permesso un notevole aumento degli screening, alleggerendo il carico di lavoro dei medici clinici e, di conseguenza, riducendo anche i tempi di attesa dei pazienti». Con una circolare del gennaio 2023 il Ministero della Salute ha approvato l’introduzione e l’espansione dei Cantinhos de Medição de Tensão Arterial su scala nazionale, come strategia standard e obbligatoria a livello Paese.

    I cantinhos rappresentano un servizio aggiuntivo e gratuito delle unità sanitarie, che ha portato ad un notevole aumento delle persone sottoposte a screening per le malattie croniche, cresciute dal 5 al 40-50% circa. Uno spazio in cui prendersi cura delle persone.

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