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Prima le mamme e
i bambini
1.000 di questi giorni

Una grande sfida, un impegno che continua. All’Annual Meeting del 13 novembre sono stati presentati i risultati del programma “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” che sono andati oltre le aspettative: 1.495.215 visite pre-natali effettuate; 331.178 parti assistiti; 10.837 bambini malnutriti gravi curati. Uno sforzo enorme che la pandemia di Covid-19 non ha fermato.

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    LA SFIDA 2017-2021

    Sono stati presentati i risultati del programma “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni”, che si è concentrato sul garantire alle future mamme un parto assistito e sicuro: tramite il servizio di trasporto gratuito le abbiamo messe in condizione di raggiungere le strutture sanitarie più vicine per effettuare le visite prenatali e per poi partorire in strutture adeguate con il sostegno di personale qualificato. L’intervento ha interessato 7 i paesi dell’Africa sub-Sahariana in cui operiamo (AngolaEtiopiaMozambicoTanzaniaSierra LeoneSud Sudan Uganda), e si è svolto in 10 ospedali e nei territori di riferimento per ottenere un risultato duraturo e concreto nella riduzione della mortalità materna e infantile.

     

    I RISULTATI

    Nei cinque anni di intervento 2017-2021 abbiamo garantito:

    25.791 TRASPORTI IN AMBULANZA
    Abbiamo sostenuto il sistema della ambulanze con trasporti garantiti per le emergenze ostetriche.

    2.999 PERSONALE SANITARIO LOCALE FORMATO
    Sono ostetriche, infermiere e membri dello staff sanitario che vengono formati per prestare servizio negli ospedali e nei centri di salute coinvolti dal programma.
    8.548 AGENTI COMUNITARI FORMATI
    Sono gli operatori che portano l’intervento del Cuamm nei villaggi e nelle comunità, garantendo a mamme e bambini visite, vaccini, screening per la malnutrizione.

     

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    *I risultati del 2020 e 2021 vanno interpretanti tenendo in considerazione l’eccezionale condizione in cui la pandemia di COVID-19 ha posto i sistemi sanitari duramente colpiti dalle misure di lock down. L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala che nei Paesi a risorse limitate, Africa sub Sahariana inclusa, la riduzione dei servizi sanitari essenziali come il parto assistito e le vaccinazioni si attesti in media attorno al 40%.

     

    Scarica i risultati del primo anno del programma.

    Scarica i risultati del secondo anno del programma.

    Scarica i risultati del terzo anno del programma.

    Scarica i risultati del quarto anno del programma.

    Scarica i risultati del quinto anno del programma.


    La seconda fase del programma

    Il nostro intervento nella seconda fase del programma ha abbracciato i primi 1.000 giorni che vanno dall’inizio della gravidanza fino al secondo anno di vita del bambino, con un’attenzione particolare al tema della nutrizione. Nei villaggi più inaccessibili, quelli dell’ultimo miglio, abbiamo sensibilizzato le donne in gravidanza su una corretta alimentazione, con una dieta bilanciata. Abbiamo spiegato l’importanza di rivolgersi alle strutture sanitarie per le visite prenatali, durante le quali effettuare i controlli del sangue, del peso e della pressione per prevenire malattie che possono compromettere lo sviluppo del feto, come ad esempio l’anemia e l’ipertensione, e i test di screening per patologie infettive (Hiv/Aids,tubercolosi, sifilide) e metaboliche come il diabete. Abbiamo somministrato alle donne ferro, acido folico e la profilassi per la malaria. Grazie a un sistema funzionante di trasporti e ambulanze, nei centri di salute o in ospedale abbiamo garantito un parto assistito e sicuro e, per i casi di emergenza, il ricorso alle prestazioni salvavita: il cesareo e la trasfusione di sangue, assicurando una disponibilità costante di risorse umane qualificate, farmaci ed equipaggiamenti. Altrettanta cura è stata dedicata al neonato e al bambino, per prevenire e trattare le patologie neonatali e pediatriche più comuni, e in particolare la malnutrizione acuta e cronica, ancora tanto diffuse. Alle mamme abbiamo raccomandato l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi e abbiamo accompagnato il bambino fino ai due anni, con visite pediatriche e adeguata copertura vaccinale, monitorandone lo sviluppo e la crescita.

     

    La prima fase del programma

    Nella prima fasedell’intervento ci siamo concentrati su quattro paesi dell’Africa sub-sahariana: Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda, con un impegno economico di 5 milioni di euro e l’obiettivo di assistere 125.000 persone. Il 5 novembre 2016, alla presenza del Presidente della Repubblica, a conclusione di questa prima fase del programma, abbiamo finalmente potuto comunicare i risultati, che sono andati oltre le aspettative: QUASI 135.000 PARTI ASSISTITI IN 5 ANNI. PRIMO OBIETTIVO RAGGIUNTO E SUPERATO!

     

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