L’intervento del Cuamm presso il centro per malnutriti di Arua ha portato a una diminuzione della mortalità dei bambini malnutriti dal 30% al 9%.

L’intervento del Cuamm presso il centro per malnutriti di Arua ha portato a una diminuzione della mortalità dei bambini malnutriti dal 30% al 9%.
2,5 milioni di persone hanno lasciato il Sud Sudan, in cerca di pace, cibo e cure, accolti dagli stati vicini. Don Dante Carraro dall’Uganda: «Qui siamo di fronte all’Africa che aiuta l’Africa, dobbiamo sostenere chi scappa e chi accoglie»
Un milione di persone. Tanti sono i rifugiati sud sudanesi che, in seguito all’instabilità e alla conseguente carestia nel loro paese, hanno cercato riparo in Uganda. Intere comunità, composte soprattutto da donne e bambini, sono costrette a lasciare le proprie case alla ricerca di una vita ordinaria, serena. Le richieste sono per tutti le stesse: coltivare il terreno per avere cibo, mandare a scuola i propri figli e, in caso di necessità, poter accedere ai servizi sanitari.
I progetti di Medici con l’Africa Cuamm, WCF e Comic Relief in Etiopia e Uganda.
Non avevamo orari e per questo abbiamo sempre passato tutta la giornata in sala parto, è stata un’esperienza bellissima.
I cuscini per il parto, i cappellini di lana, il Baby Kit: le innovazioni “frugali” a basso impatto economico adottate da Medici con l’Africa Cuamm per incrementare la qualità dei servizi offerti nei propri paesi di intervento.
Medici con l’Africa Cuamm è tra le 53 finaliste di “Saving Lives at Birth: A Grand Challenge for Development”, l’evento annuale in cui ONG e fondazioni internazionali presenteranno i propri approcci innovativi e sostenibili per migliorare la salute materno-infantile a livello globale.
Il 5 maggio è la Giornata internazionale delle ostetriche e Medici con l’Africa Cuamm vuole ricordare quanto siano importanti queste figure professionali, ancora troppo rare nell’ultimo miglio.
La storia di Lino, il primo paziente guarito dalla tubercolosi multiresistente al Centro di salute di Lorengachora, in Uganda, e i festeggiamenti per la sua guarigione.
In Tanzania un progetto pilota per il trattamento per tutti i malati di Hiv; in Mozambico si mobilitano i giovani attivisti. Oltre 15.700 persone trattate in un anno, ma resta molto da fare
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