Ogni anno guerre, disastri climatici e instabilità economica costringono milioni di persone a fuggire dalle proprie case. In Etiopia, sono 4,5 milioni gli sfollati interni.

Ogni anno guerre, disastri climatici e instabilità economica costringono milioni di persone a fuggire dalle proprie case. In Etiopia, sono 4,5 milioni gli sfollati interni.
Don Dante, di ritorno dal Tigray, racconta il desiderio di pace e di ricostruzione, a partire da incontri speciali e da persone che hanno voglia di fare la propria parte per un nuovo futuro.
«Dopo 2 anni di instabilità, dentro la distruzione e le ferite profonde di questa gente, vedo anche tanta forza e voglia di ricostruire. Lo chiedono anche le autorità che abbiamo incontrato, che sono determinate a ripartire e a dare opportunità ai giovani», afferma don Dante Carraro, direttore del Cuamm in visita in questi giorni a Shire, in Tigray. Nel corso della missione anche l’incontro con l’ambasciatore d’Italia in Etiopia, Agostino Palese, in ricognizione della situazione nella zona.
Continua l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm in Tigray, dove la popolazione vive in condizioni precarie a causa della guerra. Un progetto sostenuto dall’Unione Europea per garantire l’accesso sicuro ad una sanità di qualità, anche in situazioni di emergenza.
La sopravvivenza nei campi per rifugiati e sfollati interni è davvero difficile. Grazie al progetto “Supporto d’emergenza per un accesso equo e sicuro a servizi sanitari di qualità e prodotti igienici essenziali nelle regioni di Tigray e Gambella” in Etiopia, sostenuto dall’UE, si cerca di migliorare le condizioni di vita e di salute dei più vulnerabili.
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