Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
DONA ORA Il tuo aiuto può fare la differenza

Tra elezioni difficili e pandemia un Natale sospeso a Bangui

Per tutti il Natale appena passato è stato un Natale sospeso a causa delle limitazioni sugli spostamenti. Ma come è trascorrere il Natale in Africa in questo periodo durante le elezioni?

Condividi con i tuoi amici:

    “Fa caldo in questi giorni, la temperatura arriva fino ai 35 gradi, siamo nella stagione secca, solo alcuni saltuari acquazzoni ci ricordano quella delle piogge appena passata; caldo e polvere rossa riempiono le strade della capitale; è un Natale a “maniche corte” il nostro, senza cappotti, senza sciarpe, senza caminetto, non c’è il bianco della neve, ma solo quello dei camici dei sanitari che lavorano al Complesso Pediatrico di Bangui, un ospedale per soli bambini, l’unico di tutto il Centrafrica dove il Cuamm lavora da qualche anno” racconta Filippo Pistolesi. Arrivato a Bangui qualche giorno prima di Natale, ha trascorso il suo Natale in quarantena utilizzando la tecnologia come ponte per collegare l’Italia all’Africa, ma anche per comunicare con i colleghi, che vivono nella sua stessa casa.

    Per tutti il Natale appena passato è stato un Natale sospeso a causa delle limitazioni sugli spostamenti. Ma come è trascorrere il Natale in Africa in questo periodo durante le elezioni?

    In Repubblica Centrafricana è stato un Natale particolare, non solo per le restrizioni imposte da Covid-19, ma anche per il teso clima elettorale che ha cristallizzato il paese nelle settimane precedenti alle elezioni, tenutesi il 27 dicembre.

    “Il 27 dicembre è stato l’Election Day, per dirla all’americana. La data aleggiava sulle nostre teste ormai da settimane. Il silenzio era surreale; non si sentiva una mosca volare, potevi ascoltare il rumore del tuo respiro… una sensazione più notturna, non adatta ad una giornata calda di sole alle 10 di mattina. Poi qualche bambino è uscito a giocare nel compound di fronte, un gallo cantava, qualcuno che zappa…è sembrata più una domenica come le altre. Nelle ultime settimane ci sono stati scontri, in molte parti del paese, i gruppi armati dell’ex dittatore Bozizé hanno portato caos e violenza, e soprattutto paura, nella gente che ancora ha negli occhi e nel cuore la distruzione perpetrata nel passato dalle milizie. Ora siamo tutti in attesa di notizie, per sapere cosa ne sarà del Centrafrica e della sua gente, se queste elezioni avranno una validità e terranno in piedi la stabilità seppur precaria del paese o creeranno un gap istituzionale che lascerà spazio ad una ancor più grave destabilizzazione.” racconta Daniela Ramadani, amministrativa di Medici con l’Africa Cuamm in RCA.

    Un Natale diverso quello di Bangui, che comunque sa di speranza soprattutto all’Ospedale pediatrico che Medici con l’Africa gestisce dal luglio 2018, dove nonostante la pandemia ed la tensione per le elezioni a Natale i letti dei più piccoli si riempiono di piccoli sacchi di riso, qualche biscotto e pezzi di sapone. Non ci sono giocattoli sfavillanti e supereroi di plastica quaggiù, gli unici supereroi sono loro, i bambini ricoverati, e forse il dono più grande è poter assistere alla dignità e determinazione con cui affrontano le cure.

    Sostieni il nostro intervento

    Fondo Bekou

    https://ec.europa.eu/

    Il Cuamm interviene nell’ambito del progetto “Supporto al Complesso Ospedaliero Universitario Pediatrico di Bangui”, finanziato dal Fondo Bekou dell’Unione Europea e realizzato in collaborazione con Action contre la Faim. 

    Questa news è stata prodotta con il supporto finanziario dell’Unione Europea. I contenuti sono di sola responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm e non riflettono necessariamente la visione dell’Unione Europea.