Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
DONA ORA Il tuo aiuto può fare la differenza

A Bangui mi sento in famiglia

Fabio Mondelli, logista di 61 anni, originario di Como, è stato in missione in ogni parte del mondo, per dedicarsi a progetti di cooperazione e sviluppo: Mauritania, Capo Verde, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Albania, Somalia del Nord. Ma a Bangui con il Cuamm ha trovato casa.

Condividi con i tuoi amici:

    «In Repubblica Centrafricana, mi sento in famiglia! Sono partito per Bangui, per la seconda volta in un anno, come logista di Medici con l’Africa Cuamm. Una missione, quest’ultima, che considero ancora più arricchente della scorsa, perché lavorare con colleghi che già conoscevo e con cui sapevo come fare squadra è stato un grande vantaggio. Dal primo giorno, mi sembrava di essere lì anche il giorno prima… e quello ancora prima! La sinergia è scattata spontaneamente. L’aspetto critico è stato salutarsi e, soprattutto, non sapere se ci sarà, in futuro, una nuova occasione per ritrovarsi.

    Per quanto riguarda l’attività che ho condotto nel ruolo di logista e manutentore, si è trattato di una continuazione di quanto avviato durante la mia prima missione e dal professionista che aveva seguito l’area dopo di me per alcuni mesi. Un vera e propria staffetta che ha prodotto risultati concreti! Il vero dolore, invece, l’ho provato ogni volta che entravo nei reparti ospedalieri del complesso pediatrico di Bangui. Pur non essendo medico, la fragilità, in particolare quella dei bambini, sconvolge. Nel mio ruolo non sono stato a contatto diretto con il dolore, ma ho cercato di mettermi nei panni dei miei colleghi, medici e infermieri, che ogni giorno sono testimoni della precarietà della vita in questa parte di mondo.

    Il contesto sociale sembra altrettanto preoccupante. La città è fortemente militarizzata, si respira un’aria di apparente tranquillità, ma la situazione è tesa. Bangui si sta impoverendo sempre di più, a causa della mancanza di materie prime e alla scarsità del carburante».

    Romeo e Youssuf, colleghi preziosi

    «Spero di tornare presto in Africa e di continuare a fare la mia piccola parte per il futuro di questa terra, grazie a missioni di media durata nell’ambito dei progetti del Cuamm. A Bangui sono particolarmente legato, perché nella capitale centrafricana è iniziata la mia avventura con il Cuamm, che oggi fa parte di me. Al tempo stesso, credo sia interessante conoscere anche altre realtà dell’Africa subsahariana in cui operiamo.

    Certo, l’idea di fare cooperazione con i colleghi di Bangui mi coinvolge molto. Porto con me, in particolare, due colleghi conosciuti sul campo: Romeo, assistente logista e Youssuf, tecnico per la manutenzione delle apparecchiature biomedicali. So che per loro non è stato facile sopportarmi e supportarmi, ma il rapporto nato tra noi è cresciuto di giorno in giorno ed ogni difficoltà è stata superata con armonia, sorriso e voglia di mettersi in gioco in ogni situazione!».