Prendersi cura del futuro
Nella giornata mondiale del prematuro Medici con l’Africa Cuamm rinnova il suo impegno per la salute materno infantile che promuove attraverso i progetti negli otto paesi africani in cui opera.

Oggi, in occasione della giornata mondiale del bambino prematuro e nei prossimi giorni Medici con l’Africa Cuamm organizza numerose iniziative di formazione e sensibilizzazione sul tema, coinvolgendo medici e operatori sanitari a condividere esperienze e buone pratiche.
Ogni anno, 15 milioni di bambini nascono prematuramente nel mondo, più di un bambino su dieci, 2,5 milioni muoiono durante il prima mese di vita.
La nascita pre-termine una delle cause di decessi infantili sotto i 5 anni. Ma nascere prematuri non è uguale in tutto il mondo: in Africa è una doppia sfida che obbliga a fare i conti con risorse limitate e ospedali spesso impreparati ad accogliere un bambino nato pretermine. Fino a poco tempo fa il concetto di “cure neonatali” non esisteva in Africa e i reparti di Neonatologia sono una realtà recente. Le poche risorse umane specializzate a disposizione degli ospedali non avevano alcuna esperienza nei confronti dei piccoli pazienti. Perciò in questo contesto, nascere prematuri significava spesso non sopravvivere. Oggi però le cose stanno iniziando a cambiare: l’attenzione e la cura verso il neonato sta migliorando, così come la presenza della Neonatologia negli ospedali, nonostante la formazione e le risorse debbano essere ulteriormente rafforzate.
Rinnoviamo il nostro impegno per la salute materno infantile che promuoviamo attraverso i nostri progetti negl’otto paesi africani in cui operiamo ed in particolare attraverso il programma “Prima le mamme e i bambini. 1.000 giorni”. Questa giornata non è solo l’opportunità per richiamare l’attenzione e rafforzare la consapevolezza sul tema della nascita pretermine, della sopravvivenza e dello sviluppo del bambino ma è anche un’occasione importante per parlare di soluzioni concrete.
Prendersi cura dei neonati prematuri significa innanzitutto prendersi cura e sostenere le loro famiglie, supportare gli operatori sanitari fornendo loro tutte le risorse necessarie per gestire al meglio i piccoli pazienti, non da ultimo impegnarsi per rafforzare i sistemi sanitari.
Perché prendersi cura dei bambini, in particolare dei prematuri, significa “prendersi cura del futuro”.