Medici con l'Africa Cuamm

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«Per la salute delle donne partiamo dai mariti»

Joseph da un anno lavora con le comunità del distretto di Bonthe, in Sierra Leone, ed è sicuro dell’importanza di parlare sia con gli uomini che con le donne.

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    «Per essere sicuri che le donne portino avanti la gravidanza in sicurezza, bisogna partire dai mariti. Dobbiamo coinvolgere anche loro, insieme alle donne, perché le possano aiutare a casa, seguirle prima e dopo il parto. Il cambiamento non parte solo dalle donne, ma da entrambi i partner».

    Joseph da un anno lavora con le comunità del distretto di Bonthe, in Sierra Leone, ed è sicuro dell’importanza di parlare sia con gli uomini che con le donne.

    «Anche io ho una bambina e prima che nascesse ho accompagnato io stesso la mia compagna nell’ospedale di Mattru. Qui è difficilissimo convincere le famiglie a portare le donne in ospedale per partorire, perché ci si muove solo sulle canoe e i trasporti richiedono ore o giornate intere, ma dobbiamo insistere. È quello che faccio con il mio lavoro, passo molto tempo nei villaggi, incontro i leader locali, coordino gli operatori di salute comunitaria perché facciano sensibilizzazione e monitorino la salute di mamme e bambini. È un lavoro duro, devo stare lontano dalla mia famiglia, ma è appagante».

    Joseph ha 27 anni e, come molte delle persone nate nei villaggi rurali della Sierra Leone, è abituato fin da piccolo a stare lontano dalla famiglia.

    «Sono nato proprio qui, nella sotto-contea di Bendu, ma da quando avevo quattro anni i miei genitori mi hanno mandato a vivere da una zia a Mattru, sulla terraferma. È una cosa che fanno in molti, per far andare a scuola i bambini. Così ho potuto studiare e sono diventato infermiere. Ora anche la mia famiglia sta a Mattru e per il mio lavoro con Medici con l’Africa Cuamm sono stato rimandato qui, nelle isole in cui sono nato. È buffo: anche se la mia famiglia è di qui, io praticamente non conosco la gente, le abitudini, la vita del villaggio. Sto imparando, ogni tanto scopro di avere lontani parenti nei luoghi che visito, è facile così entrare in sintonia con le comunità».

    È proprio entrando nelle comunità che a Joseph può raggiungere il suo obiettivo: assicurarsi che mamme e bambini siano in salute e possano accedere ai servizi sanitari quando ne hanno bisogno.

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