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I nati prematuri in Mozambico e la nuova Neonatologia di Pemba

I dati sono stati presentati dal Cuamm in occasione della Giornata Mondiale del Prematuro.

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    Venerdì 17 novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Prematuro, si è tenuto a Pemba, in Mozambico, un incontro organizzato dalla Direzione Provinciale di Salute di Cabo Delgado in collaborazione con l’Ospedale Provinciale di Pemba e Medici con l’Africa Cuamm. Il “Simposio” è giunto a conclusione di una serie di attività che sono state svolte durante la settimana dedicata ai neonati pretermine e che hanno coinvolto il personale dell’Ospedale e del Distretto di Pemba: incontri nei centri di salute sul tema della prevenzione delle nascite premature, annunci radio per promuovere cure adeguate per i prematuri, interviste alla direttrice dell’Ospedale e alla direttrice provinciale di salute su temi legati alla prematurità.

    Durante il Simposio, che ha visto come partecipanti  medici e infermieri dei distretti di Pemba, Chiure e Montepuez si è discusso, tra l’altro, dell’uso dei corticosteroidi  per favorire la maturazione polmonare del feto in caso di minaccia di parto pretermine. Un intervento relativamente poco costoso (12-15 euro a trattamento), realizzabile anche in contesti a risorse limitate, di grande impatto sulla prognosi respiratória dei nati pretermine e più in generale sulla loro sopravvivenza, ma ancora poco diffuso nella Provincia di Cabo Delgado.

    Correlato al tema della maturazione polmonare, è stato poi discusso il trattamento del distress respiratorio del pretermine mediante l’uso della nCPAP, disponibile presso l’Ospedale Provinciale di Pemba ma ancora poco utilizzata per mancanza di personale medico-infermieristico adeguatamente formato.

    I dati relativi all’attività della nuova Neonatologia, presentati dalla Direttrice dell’Ospedale, hanno evidenziato come, dopo l’apertura del nuovo reparto, il numero dei neonati ricoverati sia aumentato mentre la mortalità generale, pur restando elevata, sia comunque in riduzione. Quest’ultimo dato però non è confermato nei neonati pretermine ricoverati, la cui mortalità  è rimasta pressoché invariata, segno che molto deve essere ancora fatto per migliorare l’assistenza dei prematuri.

    Gli altri temi trattati durante il Simposio sono stati l’alimentazione del neonato pretermine e il follow-up dopo la dimissione dalla Neonatologia.

    Particolarmente toccante l’intervento di una mamma di una neonata pretermine che alla nascita pesava 1 Kg e che, secondo la testimonianza della mamma, assomigliava a un “rato”. Oggi, a 18 mesi, è una bimba sana, molto intelligente e sveglia.

    Il Simposio si è concluso con alcune raccomandazioni che riguardano in particolare la diffusione dell’uso dei corticosteroidi e il maggior supporto ai centri periferici in merito alle neonatali  .

     

    Marina Anghileri, pediatra Cuamm in Mozambico