Medici con l'Africa Cuamm

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Messaggio di Sergio Mattarella Presidente della Repubblica

Messaggio di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica per i 70 anni di Medici con l’Africa Cuamm.

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    In occasione dei 70 anni di Medici con l’Africa Cuamm, lo scorso 13 ottobre, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha ricevuto una delegazione dell’Ong padovana, guidata da don Dante Carraro.

    Questo incontro è, in qualche modo, la prosecuzione di quello che abbiamo avuto quattro anni fa a Padova, ed è un piacere per me, perché vedo che il percorso che già da tanto tempo avete iniziato, continua a svilupparsi. È un’occasione per esprimere un ringraziamento nei vostri confronti, un apprezzamento per quello che il Cuamm ha realizzato, nel corso del tempo e continua a realizzare, ed è reso evidente dall’impegno personale di tanti medici, che regalano anni della propria vita e prestano la propria opera in questi paesi. È certamente la soddisfazione più grande quando si prende atto che un territorio non ha più bisogno di sostegno perché gli sono state trasferite professionalità e capacità organizzative così che possa andare avanti da solo.

    Questo vostro percorso cresce di anno in anno e si sviluppa continuamente. Ed è un richiamo anche per questi giorni difficili che stiamo vivendo in Italia. Stiamo cercando, con un grande impegno, di superarli, abbiamo attraversato delle fasi dolorose, particolarmente tristi, con grandi sofferenze, tra marzo e aprile passato, e anche ora, ogni giorno, dei nostri concittadini muoiono per la pandemia. Stiamo cercando di superarla, ma vi possiamo riuscire soltanto con l’impegno generoso da parte di tanti impegnati in prima linea.

    Si sta ripetendo quello che il Cuamm ha già vissuto altrove ed è una dimostrazione del fatto che i valori di convivenza umana non sono scindibili per territorio, ma che la solidarietà si esprime ovunque e va manifestata, realizzata e posta in essere in qualsiasi luogo.

    È questo il messaggio che il Cuamm lancia da tanto tempo, non soltanto nella dimensione internazionale, con l’impegno in Africa così diffuso, amplio e di successo, ma anche nel nostro paese, perché vi siano persone disponibili a gesti di generosità e solidarietà verso chi ne ha bisogno, anche in questo periodo colpito da eventi così imprevedibili.

    Con questo incontro, desidero esprimere i miei complimenti e i miei auguri al Cuamm per questo anniversario così importante: 70 sono tanti, 70 anni e l’accumulo di risultati, la somma di successi conseguiti sono traguardi di straordinaria importanza. E, per quanto il merito sia del Cuamm, il nostro paese è anche orgoglioso di questi risultati e di questa azione che viene svolta. Per questo io vi ringrazio molto.

    Vorrei esprimervi, come fatto a Padova, non soltanto l’apprezzamento e la grande considerazione, ma il ringraziamento per quello che fate e per quello che il Cuamm farà in futuro. La presenza dei giovani è una garanzia di continuità di questo impegno solidale, generoso, efficace che in realtà è il vero un messaggio di cui c’è bisogno nel mondo: in presenza dei tanti segnali di tensioni, di guerre, di scoppi di violenza reciproche che si registrano, c’è un tessuto di solidarietà e d’impegno generoso che è quello che tiene insieme il mondo nella maniera migliore.

    Grazie per quello che fate, auguri per i 70 anni e complimenti ancora perché il nostro paese è orgoglioso di quello che il Cuamm sta facendo e ha sempre fatto.