La Repubblica, 7 marzo 2017
La Repubblica, 7 marzo 2017
È difficile per noi, in Italia, capire fino in fondo cosa significa “morire di fame”. Ma proviamo per un attimo a immedesimarci in quelle donne che arrivano agli ospedali di Yirol e Cueibet o al centro di salute di Maper, con i loro bimbi malnutriti, piccoli che magari hanno 1 anno e pesano 5-6 kg! E non riesco a rimanere indifferente.
A pochi mesi dalla chiusura del progetto “Supporto straordinario al sistema sanitario a favore delle comunità vulnerabili delle Contee di Rumbek North, Rumbek Centre, Rumbek East, Cuibet, Yirol West e Wulu, Sud Sudan”, registriamo buoni risultati in ambito nutrizionale e relativi ad altri aspetti del nostro intervento.
Oggi come sessant’anni fa la formazione resta una componente essenziale nella vita del Cuamm e rappresenta uno dei punti strategici per migliorare l’assistenza a mamme e bambini.
Natale nel nostro immaginario significa un pranzo o una cena di famiglia, più o meno numerosa, al caldo di un caminetto acceso e con la neve che fiocca leggera fuori dalla finestra.
Cueibet è un villaggio nel piccolissimo stato di Gok, uno degli stati in cui il Sud Sudan è stato suddiviso dopo l’indipendenza dal Sudan del Nord. L’Ospedale di Cueibet (unico Ospedale dello stato di Gok) è molto piccolo e c’è un piccolo reparto Maternità con 15 posti letto.
Un neonato dovrebbe ricevere il latte materno a un’ora dal parto ed essere allattato al seno per i primi sei mesi di vita, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questo gli permette di sviluppare capacità intellettive e un sistema immunitario adeguato ad affrontare la vita in salute. Laddove le circostanze rendono questo difficile, cerchiamo di garantire quel supporto necessario a salvaguardare la vita.
Su Sette / Corriere della Sera del 18 novembre 2016 Elisabetta Rosaspina intervista Niccolò Fabi sui suoi viaggi in Africa
A marzo 2015 Medici con l’Africa Cuamm inizia il lavoro in questa regione, con l’obiettivo di rivitalizzare 19 strutture sanitarie attraverso la formazione del personale locale.
A marzo 2015 Medici con l’Africa Cuamm inizia il lavoro in questa regione, con l’obiettivo di rivitalizzare 13 strutture sanitarie attraverso la formazione del personale locale.
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