Attivo il call centre dell’Ospedale 24 Luglio di Beira per il trasporto d’emergenza da 17 centri di salute periferici all’ ospedale centrale di Beira con focus su emergenze ostetriche e neonatali.

Attivo il call centre dell’Ospedale 24 Luglio di Beira per il trasporto d’emergenza da 17 centri di salute periferici all’ ospedale centrale di Beira con focus su emergenze ostetriche e neonatali.
In Mozambico, si rinnova l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm nella risposta alle malattie non trasmissibili. L’intervento si estenderà a 20 strutture sanitarie in 3 province del Paese.
Da nord a sud, da Tete a Quelimane, desideriamo ringraziare le colleghe CUAMM in Mozambico per la forza e la dedizione con cui lavorano ogni giorno per costruire una società più giusta ed equa in cui tutti godano degli stessi diritti.
Irene Avagnina e Marco Frison sono due giovani sposi, entrambi pediatri, che hanno scelto di prestare servizio con il Cuamm nell’ospedale centrale di Beira. «L’Africa sarà una grande opportunità di crescita per noi, come persone, come medici e come coppia. Il ricordo più bello che ho di quando sono stata giù è l’aver riscoperto “il valore del tempo”.
Nei giorni scorsi nella provincia di Cabo Delgado si è concluso un progetto per contribuire a migliorare la qualità e l’accesso alle cure materno-infantili e contrastare le principali malattie croniche non trasmissibili come ipertensione, diabete mellito e tumore al collo dell’utero.
Attività di prevenzione e trattamento dell’Hiv ma anche attivazione di servizi dedicati alla salute mentale, in particolare di giovani e adolescenti. È stato possibile grazie al progetto “Conoscere per curare” realizzato a Beira, in Mozambico.
Insegnare a Beira è un’esperienza coinvolgente, come racconta Francesco Vladimiro Segala, medico Cuamm: «Hai la percezione chiara e netta che per questi ragazzi l’istruzione non sia un dovere, ma sia davvero un privilegio. Si rendono conto che è una grande fortuna essere lì, all’Università Cattolica del Mozambico, a Beira, a studiare medicina».
Oggi, in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della Violenza contro le donne, la voce di Elisa, dal Mozambico, dipinge il dramma quotidiano di migliaia di donne. Le sue parole, sembrano fare da specchio anche al nostro presente.
A Natale è possibile donare “simbolicamente” un caldo abbraccio ad un bambino nato prematuro. Scegliendo questo regale solidale, ci aiuterai a sostenere i costi di spedizione dei kit in Africa.
A Beira, in Mozambico, circa 200 persone hanno partecipato alla marcia organizzata per promuovere la prevenzione del cancro al seno e la salute delle donne.
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