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Se una fiera ti salva la vita. Lotta alle malattie croniche

Nell’ambito del progetto “Prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili”, il Cuamm ha partecipato ad una fiera della salute, organizzata in occasione del tradizionale mercato dell’artigianato a Maputo.

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    «Stavo curiosando tra le bancarelle della Feima, la tradizionale fiera dell’artigianato di Maputo, quando una voce da un altoparlante ha invitato tutti i visitatori a sottoporsi ad uno screening gratuito. Così, ho scoperto il Cuamm, impegnato in una campagna di prevenzione per misurare glicemia e pressione arteriale. In passato, avevo già verificato di non soffrire di diabete all’Ospedale centrale della capitale, ma poterlo fare in questo contesto è stato fantastico! Spero che, in futuro, si ripetano iniziative simili, perché è importante ricevere consigli del personale sanitario anche al di fuori degli ospedali».

    Sono le parole di Salvador, 65 anni, raccolte dagli operatori del Cuamm sul campo. Secondo il Ministero della Salute, in Mozambico la maggior parte della popolazione affetta da diabete e da ipertensione non conosce la propria diagnosi: per l’ipertensione, lo sanno soltanto il 15,2% degli uomini in area urbana, il 7,9% in area rurale; il 33,2% delle donne in area urbana e l’8,9% in area rurale. Per il diabete, il 13%. Ed è per questo motivo che il progetto “Prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili”, realizzato dal Cuamm, ha tra le proprie attività l’organizzazione di fiere di salute che permettano di offrire servizi di screening e diagnosi, fuori dalle unità sanitarie.

    La scelta del luogo ricade sempre su aree particolarmente affollate, per attirare l’attenzione con l’aiuto degli attivisti comunitari, che informano i passanti sulle patologie croniche, sull’importanza delle visite periodiche, cercando di spingerli a verificare di non soffrire di diabete e ipertensione. Come è accaduto a Maputo, durante la fiera dell’artigianato: in questo contesto, il Naima+, una rete di Ong, ha organizzato una fiera nella fiera, dal titolo “La tua salute, la nostra priorità”, durante la quale il Cuamm è stato coinvolto in attività di screening di diabete e ipertensione. La partecipazione è stata altissima e tante persone che non avevano mai sentito parlare di NCDs (non-communicable diseases) hanno scoperto di esserne affette, così da iniziare il trattamento specifico.

    «Lavoro in un banco al mercato dell’artigianato e, come tanti colleghi, non avevo mai controllato la glicemia in vita mia. Sono contenta che del personale sanitario sia venuto in fiera, perché ho capito il valore della corretta alimentazione per evitare di ammalarmi», ci ha raccontato Maria Luisa, 48 anni.

    Wuengue, attivista del Cuamm, ha spiegato quanto anche un lavoro “semplice” possa contribuire a salvare vite: «Il mio lavoro è semplice, parlo di diabete e di ipertensione con le persone. Mi rendo conto, però, che il mio impegno ha un grande significato quando scopro di riuscire a convincere donne e uomini a fare i controlli. So di avere la possibilità di risvegliare nelle persone la curiosità e la voglia di prendersi cura della propria salute».

    «Le malattie non trasmissibili sono silenziose e, spesso, le persone arrivano al pronto soccorso solo quando la loro salute è, ormai, compromessa. Con queste fiere riusciamo a fare prevenzione e a salvare vite», ha dichiarato convinto Helder, tecnico di salute.

    Quando qualcuno ha timore a fare lo screening, anziani e giovani si convincono a fare i test grazie alla sensibilizzazione degli attivisti che possiedono competenze e sensibilità. Il mercato dell’artigianato ha rappresentato un’occasione ideale per aumentare la consapevolezza su malattie insidiose e in fortissimo aumento, ma evitabili e controllabili, grazie a buone pratiche e diagnosi precoci.

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