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Ricerca e controllo delle epidemia: un’alleanza necessaria

Oggi si è svolto a Wolisso il workshop di presentazione dei risultati del progetto Survethi, realizzato con l’obiettivo di rafforzare la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive in Etiopia.

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    Oggi si è svolto a Bishoftu, poco fuori Addis Abeba, il workshop di presentazione dei risultati del progetto Survethi, realizzato con l’obiettivo di rafforzare la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive in Etiopia. L’intervento, iniziato prima dell’arrivo di Covid-19, si è trovato ad affrontare la pandemia, portando un importante contributo al rafforzamento del sistema di sorveglianza dell’intera South West Zhewa Zone. L’evento è stato realizzato in collaborazione tra Cuamm e Ethiopian Public Health Institute l’istituzione più autorevole in Etiopia che svolge funzione di consulente tecnico del Ministero della salute nelle decisioni di salute pubblica. Stefano Santini, medico Cuamm e capo progetto, ha presentato i risultati raggiunti, gli strumenti messi in atto e le ricerche raccolte. I temi dello scambio sono la raccolta dei dati per la pianificazione degli interventi di sanità pubblica anche in caso di emergenza, il miglioramento delle capacità e delle abilità del personale e delle autorità sanitarie locali, la diffusione di buone pratiche preventive e l’educazione della popolazione sul tema alla salute globale. Il Dr Getachew Direttore dell’Ethiopian Public Health Institute ha commentato: “I cinque risultati del progetto Survethy sono allineate con i mandati dell’Ethiopian Public Health Institute e lavorare insieme al Cuamm potrà portare a grandi cambiamenti”. Le evidenze scientifiche portate hanno mostrato come sia possibile influenzare le decisioni politiche. Ricerca e monitoraggi sono stati realizzati giorno dopo giorno in un contesto ancora molto fragile, contrastando la disinformazione ancora presente nella popolazione e negli staff sanitari. Il progetto, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, rappresentata da Chiara Biffi, è stato implementato da Medici con l’Africa Cuamm in partnership con la Fondazione Bruno Kessler rappresentata da Piero Poletti, Informatici senza frontiere con Alessandro Domanico, l’Azienda Provinciale per i servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento e la Provincia Autonoma di Trento (capofila), rappresentata da Lorenza Biasetto.

    “Abbiamo concluso un percorso importante di un progetto che si è realizzato nella South West Zhewa Zone in Etiopia, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie locali e finalizzato a rafforzare strumenti e modalità per il controllo delle malattie epidemiche. Si è svolto in coincidenza con l’emergenza Covid-19 realizzando un test sul campo per la risposta ad un evento non programmato. È stata un’esperienza molto importante, ed oggi, con questo workshop conclusivo alla presenza dei rappresentanti dell’Istituto di sanità pubblica etiope, abbiamo potuto confrontare le ricerche fatte, le osservazioni ed esperienze acquisite, permettendo a noi Cuamm, Cooperazione Italiana, Provincia autonoma di Trento di mostrare e presentare i risultati di questo progetto e confrontarci con le autorità locali”.

    Stefano Santini, Medico Cuamm e capo progetto

    Nel video: Fabio Manenti, responsabile progetti Medici con l’Africa Cuamm

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