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Una delegazione dell’Ue in visita a Chiulo

Nell’ambito del Programma FRESAN in Angola, mercoledì 15 febbraio una delegazione di due ambasciatori dell’Unione Europea e degli ambasciatori di dieci stati membri ha visitato l’Ospedale di Chiulo e l’adiacente casa di attesa.

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    Nell’ambito del Programma FRESAN mercoledì 15 febbraio una delegazione di due ambasciatori dell’Unione Europea e degli ambasciatori di dieci stati membri* ha visitato l’Ospedale di Chiulo, nel Sud dell’Angola e l’adiacente casa di attesa, accolti da Marta Piccolo capo area e capo progetto Cuamm e della coordinatrice del programma FRESAN per l’Istituto Camoes.

    Il Programma FRESAN (Fortalecimento da Resiliência e da Segurança Alimentar e Nutricional em Angola) è finanziato dall’Unione Europea e gestito in parte dall’Istituto di Cooperazione Portoghese Camoes. Medici con l’Africa Cuamm supporta l’implementazione delle attività di promozione della salute e della nutrizione materno e infantile, con l’obiettivo di migliorare l’adozione di buone pratiche nutrizionali e igienico-sanitarie nei Comuni del municipio di Ombadja.

    «È stata un’opportunità molto importante. Abbiamo dato una fotografia delle attività realizzate nel Municipio – racconta Marta Piccolo –. Il progetto è strutturato su tre livelli: il livello comunitario, il livello di unità di salute periferiche e quello ospedaliero. Nelle comunità lavoriamo con una rete di 120 ostetriche tradizionali e agenti di salute comunitari impegnati a sensibilizzare e a monitorare lo stato nutrizionale di donne e bambini e sui rischi ostetrici delle gravide. Insieme alla Direzione Municipale di Salute poi, lavoriamo in 33 villaggi, attaverso l’attività delle brigate mobili. I servizi garantiti sono le vaccinazioni dei bambini sotto i 5 anni e delle donne in età fertile, le visite prenatali alle donne in gravidanza, il monitoraggio nutrizionale e il riferimento dei bambini con malnutrizione agli appositi centri. A livello dei centri di salute, il Cuamm dà supporto a 5 centri periferici che offrono servizio ambulatoriale per la gestione della malnutrizione. Infine a livello ospedaliero, sosteniamo l’Unità speciale di Nutrizione e la Casa di Attesa per le donne incinte, prossime al parto. In un anno di progetto sono state eseguite più di 3.000 sessioni di sensibilizzazione nelle comunità, quasi 7.000 bambini hanno ricevuto uno screening nutrizionale, quasi 2.000 visite prenatali fatte e 66 tecnici di salute formati sulla gestione integrata della malnutrizione».

    La direttrice della Direzione Provinciale di Salute della Provincia del Cunene e la direttrice dell’Ospedale di Chiulo hanno ringraziato il Cuamm che da anni appoggia l’Ospedale attraverso l’invio di medici, le formazioni e la logistica messa in campo che questo progetto ha esteso anche nelle aree più lontane.

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    È stata inoltre presentata l’Unità speciale di Nutrizione pediatrica, dove sono ricoverati i casi di malnutrizione acuta severa con complicazioni.  «Il Sud del paese sta attraversando una situazione complicata a causa della siccità. I mesi di dicembre e gennaio sono i più difficili perché finiscono le scorte della stagione precedente e si attende con ansia l’arrivo delle nuove piogge per un nuovo raccolto – ha sottolineato la responsabile del reparto –. Purtroppo spesso le madri accompagnano i figli in condizioni già molto gravi perché non possono spostarsi prima, dovendosi occupare della famiglia e del terreno. Le madri stesse, spesso, soffrono di malnutrizione, ed è per questo che durante il ricovero dei figli ricevono anch’esse aiuto alimentare».

    Si è evidenziato l’aggravamento dello stato nutrizionale dei bambini presi in carico nei centri di salute periferici, a causa della ripartizione tra tutti i membri della famiglia dei loro supplementi nutrizionali. Il progetto mira a mitigare questa problematica fornendo alle famiglie vulnerabili kit di aiuto alimentare. Al momento della visita, c’erano tre i piccoli pazienti ricoverati e l’ambasciatrice Ue Jeanette Seppen si è fermata qualche minuto in più per fare loro visita.

    La casa di attesa adiacente all’ospedale di Chiulo, in questo momento ospita circa quaranta donne, accompagnate dalle loro madri e bambini. Ogni mese le donne incinte ospitate partecipano a sessioni di promozione di buone pratiche alimentari e igienico-sanitarie, e sui rischi durante la gravidanza e parto sicuro. Gli ambasciatori hanno assistito ad una dimostrazione culinaria organizzata dall’equipe delle infermiere del Cuamm ed è stato mostrato anche dove e come le donne ricevono le prime visite in attesa di essere accolte nel reparto di maternità dell’Ospedale, che il Cuamm supporta, grazie alla presenza di una ginecologa, una specializzanda in ginecologia e un’ostetrica.

     

    *Ambasciatori: Jeannette Seppen e Pablo Mazarrasa (Unione Europea), Stefan Traumann (Germania), Manuel Lejarreta (Spagna), Lotta Karlsson (Finlandia), Daniel Vosgien (Francia), Zsolt Maris (Ungheria), Tsjeard Hoekstra (Paesi Bassi), Piotr Mysliwiecz (Polonia), Pedro Costa e Pessoa (Portogallo), Florin Tudorie (Romania), Ewa Polano (Svezia).

     

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    https://ec.europa.eu/

    Questa news è stata prodotta con il supporto finanziario dell’Unione Europea. I contenuti sono di sola responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm e non riflettono necessariamente la visione dell’Unione Europea.