Medici con l'Africa Cuamm

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Un kit per non lasciare indietro nessuno

Medici con l’Africa Cuamm è impegnata in un intervento di emergenza nei i campi profughi di Nguenyyiel, Tierkidi e Jewi nella Regione di Gambella in Etiopia in particolare per ridurre il rischio di diffusione del Covid-19.

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    25 kg di riso, 5 litri di olio, sale, oltre a sapone per il bucato e per l’igiene personale, un secchio e una mascherina in tessuto lavabile: la differenza tra essere protetti o restare esposti al rischio di contagio. Lo assicura Medici con l’Africa Cuamm fortemente impegnata in un intervento di emergenza, con il supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nei i campi profughi di Nguenyyiel, Tierkidi e Jewi nella Regione di Gambella, in Etiopia, proprio per ridurre il rischio di diffusione del Covid-19.

    Il solo campo di Nguenyyiel accoglie più di 91.000 rifugiati sud sudanesi fuoriusciti dal paese nel corso della guerra civile. Un contesto già fragile che potrebbe collassare con il dilagare dell’epidemia. Le risorse a disposizione sono limitate, ma l’obiettivo essenziale rimane quello di mettere in sicurezza i più vulnerabili. Perciò, con la collaborazione di un partner locale, è iniziata un’operazione di “mappatura” per identificare i rifugiati con disabilità all’interno del campo e per poter distribuire loro dei kit di emergenza.

    «I disabili presenti nel campo hanno molte difficoltà a partecipare alla distribuzione di beni di prima necessità e materiale che avvengono normalmente, a causa della loro condizione fisica. Per questo abbiamo deciso di organizzare l’attività all’interno del compound del Cuamm, grazie anche all’aiuto di 15 attivisti comunitari che hanno mobilitato le persone per partecipare alla distribuzione – racconta Daniel, operatore di progetto per Cuamm –. Finora abbiamo consegnato 1.000 kit igienico-sanitari e nei prossimi giorni ne consegneremo altri 1.400 ai rifugiati con disabilità che risiedono in altre aree del campo».

    Un’attività che si estende anche alla Woreda di Itang dove hanno ricevuto il kit un centinaio di mamme i cui bambini sono beneficiari di un programma di contrasto alla malnutrizione. «Ciascuna mamma ha ricevuto 25 kg di riso, 5 litri di olio, sale, oltre a sapone per il bucato e per l’igiene personale, un secchio e una mascherina in tessuto lavabile – racconta Abdisa, assistente di progetto –. Inoltre, anche 200 persone che sono state colpite dalle recenti alluvioni hanno ricevuto i kit igienico sanitari».

    Proteggere i più vulnerabili è fondamentale per superare insieme le sfide in quei contesti resi ancora più fragili dalla pandemia di Covid-19 che sta colpendo tutti, in Italia come in Africa. Medici con l’Africa Cuamm opera in Africa per garantire l’accesso alla salute anche nell’ultimo miglio, che non è solo un luogo fisico ma una condizione in cui si trovano a vivere le persone nella loro vulnerabilità più estrema.