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Sportello Immigrazione un anno di collaborazione

A un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina e dalla firma dell’accordo tra il Cuamm e la Questura per il supporto allo Sportello Immigrazione di Padova: don Dante Carraro e il Questore Antonio Sbordone, in visita oggi allo Sportello, fanno un bilancio dell’impegno e rilanciano sul futuro.

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    Cade in un giorno molto significativo la visita di don Dante Carraro, direttore del Cuamm e del questore di Padova dott. Antonio Sbordone, allo Sportello Immigrazione di Padova: si è svolta oggi 24 febbraio, anniversario della guerra in Ucraina, conflitto che ha dato il via, tra le altre iniziative di sostegno, anche proprio a questa nuova collaborazione.

    Con l’emergenza ucraina l’attività dello Sportello Immigrazione è diventata più complessa. A inizio 2022 il numero di persone accolte dagli sportelli è raddoppiato, arrivando anche ad accogliere picchi di 350-400 persone nelle prime settimane di conflitto. La maggior parte di questo aumento si è registrato a seguito dell’arrivo di profughi ucraini richiedenti la regolamentazione del proprio soggiorno temporaneo in Italia. Per lo più parte donne, anziani e minori.

    Prende il via così, a marzo 2022, la collaborazione con il Cuamm, supportata nel primo periodo da Msd Italia, che in circa un anno ha visto il coinvolgimento dei volontari impegnati in attività di supporto e accoglienza degli utenti, da lunedì al venerdì (la mattina con orario 8:30 – 13:30 e il pomeriggio con orario 14:30 – 17:30) per un totale di 6.800 ore donate e oltre 22.000 cittadini stranieri che si sono rivolti allo Sportello.

    I volontari Cuamm, presenti presso l’Ufficio Immigrazione mettono a disposizione il proprio tempo e disponibilità per gestire, in sicurezza, la fase di accoglienza delle persone, per agevolare la ricezione delle pratiche e snellire le procedure degli sportelli, garantendo così un servizio di supporto e assistenza alle persone in stato di stress o difficoltà dettata dalla situazione critica.

    «Con la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, come Medici con l’Africa Cuamm ci siamo sentiti chiamati anche a una “solidarietà vicina”. Il nostro cuore e il centro del nostro impegno è, e rimane, l’Africa, un continente in cui sono concentrati bisogni enormi e sfide quotidiane, per dare dignità e portare cure ai più fragili tra i fragili. Sono tornato di recente dal Sud Sudan e dall’Etiopia, dove ho potuto visitare dei campi di sfollati, ho potuto toccare con mano situazioni drammatiche, che non possiamo nemmeno immaginare – ha detto don Dante Carraro –. I bisogni delle persone qui sono ben diversi, eppure necessitano di risposte competenti e di un lavoro di squadra per far sentire lo straniero accolto e ascoltato. Ecco il valore dell’impegno dei volontari Cuamm che si alterano qui allo Sportello e che si inserisce in un lavoro più ampio, che arriva fino a Chisinau in Moldavia, dove dei medici Cuamm, a staffetta, prestano assistenza ai profughi ucraini, e persino in Ucraina stessa, a Chernivtsi e in 8 regioni, con la consegna di beni di prima necessità, farmaci e materiale utile alla popolazione stremata dalla guerra».

    «Ringrazio Don Dante, per l’odierna visita al nostro Ufficio Immigrazione – ha dichiarato il Questore di Padova Antonio Sbordone – ove ha potuto incontrare i volontari del Cuamm che, ormai da un anno, ci stanno dando una grossa mano in questo periodo difficilissimo. Don Dante ha incontrato anche i poliziotti dell’Ufficio che stanno producendo uno sforzo incredibile per far fronte alle crescenti istanze che pervengono agli sportelli e per gestire tutte le procedure amministrative riguardanti i cittadini extracomunitari. Poliziotti e volontari insieme, e non è la prima volta. È un binomio che mi piace perché esprime la ragion d’essere stessa della Polizia di Stato, che è quella di essere vicina ai più fragili, a chi è in difficoltà e chi subisce soprusi e violenze».

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