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Migliorare la copertura sanitaria universale in Tanzania

Nelle regioni di Dodoma e Zanzibar, l’impegno per migliorare la qualità delle cure, rafforzare le competenze del personale e fornire supporto con materiale medico, con l’obiettivo ultimo di promuovere la copertura sanitaria universale.

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    Si è svolta ieri, presso l’Ospedale Kivunge di Zanzibar, in Tanzania, la cerimonia di consegna di diversi dispositivi e attrezzature mediche nell’ambito del progetto biennale “IMaNHC – Improving Maternal and Neonatal Care”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da Cuamm in collaborazione con altri partner, Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (Cmsr) e Cooperazione Paesi Emergenti (Cope). L’intervento, partito a luglio 2023, intende migliorare la qualità delle cure materno-neonatali rafforzando le competenze del personale preposto alla gestione delle complicazioni e fornendo supporto con materiale medico, in collaborazione con le autorità locali, con l’obiettivo ultimo di migliorare la copertura sanitaria universale. Il progetto si concentra nella regione di Zanzibar, in particolare negli ospedali di Kivunge e Mpendae e nei centri di salute di Mwembeladu, Sebleni e Mwera, e nella regione di Dodoma presso 4 strutture sanitarie: St. Gemma, Makole, Mkonze, Hombolo. All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore italiano a Dar es Salaam, Marco Lombardi, il Ministro della Salute, Nassor Ahmed Mazrui, insieme ad altri funzionari del Ministero.

    «A Zanzibar il problema della mortalità materna e infantile è enorme. Perciò il governo sta collaborando insieme ai partner per lo sviluppo per ridurre il tasso di mortalità attraverso la formazione e la fornitura di attrezzature come quelle consegnate oggi per aiutare mamme e bambini in varie strutture sanitarie – ha affermato il Ministro della Sanità di Zanzibar, Mazrui -. Crediamo che con la collaborazione di tutti i partner riusciremo a raggiungere gli obiettivi di sviluppo entro il 2030. Sono molto felice di ricevere questo sostegno e ci auguriamo che questa cooperazione continui. Asante sana».

    A livello nazionale, il progetto è in linea con l’Health Sector Strategic Plan July 2021 – June 2026 (HSSPV) della Tanzania il cui obiettivo è raggiungere un livello di salute e prosperità sociale accessibile a tutti i cittadini, promuovendo la visione del “Leave no one behind” dell’Agenda 2030 che mette al centro l’inclusione e pone l’accento sull’equità e la non discriminazione. Per favorire il raggiungimento di tale obiettivo, vi sono ancora alcune lacune su cui focalizzare l’impegno: la mancanza di medicinali essenziali, consumabili ed equipaggiamento, e la mancanza di adeguata formazione del personale sanitario sulle emergenze ostetriche e sulla gestione delle crisi respiratorie neonatali. A tal proposito, durante la seconda settimana di aprile, il Cuamm insieme al Ministro della Salute di Zanzibar, ha svolto con successo “on the job mentorship” per il personale sanitario delle 5 strutture sanitarie supportate, al fine di migliorare la diagnosi e la gestione dell’emorragia post-partum (Pph) e quindi garantire la sicurezza delle mamme e dei bambini riducendo i decessi causati da Pph. Una collaborazione destinata a rafforzarsi e crescere ulteriormente per la salute e il benessere di mamme e bambini.

     

     

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