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Infermiere e infermieri: vicini ai malati spina dorsale dei sistemi sanitari

Oggi, nella giornata mondiale degli infermieri è più importante che mai riconoscere il ruolo essenziale che questa figura professionale ricopre nella cura e nell’assistenza del paziente in Italia come in Africa.

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    Cosa farebbe un ospedale, alle prese con le emergenze quotidiane e quella straordinaria di Covid-19, senza infermiere e infermieri? Davvero poco. Per questo in tutto il mondo il personale infermieristico è diventato simbolo di dedizione e cura, vera spina dorsale dei sistemi sanitari. In Africa, dove la sanità è ancora più fragile e il personale è spesso scarseggia, il ruolo dell’infermiere è ancora più cruciale.

    Matilde Adelghi lavora come infermiera all’ospedale di Lui in Sud Sudan, dopo aver vissuto l’esperienza in prima linea in Lombardia durante la prima ondata Covid-19 di marzo 2020: “Essere stata in prima linea per il Covid mi è sicuramente servito molto, anche da un punto di vista organizzativo e logistico. Mi è stato utile qui a Lui per l’organizzazione della tenda per l’isolamento dei casi sospetti e abbiamo anche sviluppato un percorso formativo molto denso di tre giorni, che è stato particolarmente apprezzato dagli infermieri, dove abbiamo affrontato i temi della vestizione e svestizione, e del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI). L’esperienza in Italia mi ha permesso di trasmettere delle conoscenze non solo teoriche ma anche un mio vissuto personale”.

    Medici con l’Africa Cuamm in Sud Sudan è impegnata anche nella formazione del personale, supportando la scuola per infermieri e ostetriche di Lui, una formazione che non significa solo investire sulle conoscenze tecniche e specialistiche, ma anche trasmettere la motivazione agli studenti e agli infermieri, lavorando sull’identità professionale affinché si sentano orgogliosi di rivestire questo ruolo così importante all’interno del sistema sanitario.

    “Credo sia essenziale cercare di formare gli infermieri affinché siano consapevoli del proprio ruolo – racconta Matilde –. L’aspetto più importante rimane il dialogo e lo scambio per affrontare insieme le criticità, cercando di spronarli a pensare quale sia la soluzione del problema. L’infermiere ha un punto di vista privilegiato sulla cura – continua Matilde – perché lavora a fianco del paziente e viene a contatto con tutti i suoi bisogni che vanno ben oltre la sola salute. Se l’infermieristica è di qualità, può davvero cambiare le cose”.

    Oggi, nella giornata mondiale degli infermieri è più importante che mai riconoscere il ruolo essenziale che questa figura professionale ricopre nella cura e nell’assistenza del paziente in Italia come in Africa.