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La registrazione alla nascita, diritto di ogni bambino

È stato presentato a Bishoftu, in Oromia, un nuovo modulo di formazione, inserito nei corsi di laurea in ostetricia di tutte le università etiopi, per formare professionisti sull’importanza della registrazione delle nascite all’anagrafe, primo passo per migliorare la salute materno-infantile.

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    Si è tenuto a Bishoftu, nei pressi di Addis Abeba, in Etiopia, l’evento di chiusura del workshop durato cinque giorni, dedicato alla presentazione del nuovo modulo sulla registrazione delle nascite, inserito nel curriculum universitario e formativo di ostetricia. Il nuovo modulo, elaborato congiuntamente a un team di tutor universitari, è il primo nel suo genere in Etiopia e verrà introdotto già nell’anno accademico 2022-2023 nelle facoltà universitarie di ostetricia di tutto il Paese.

    Questa innovazione punta a formare professionisti di ostetricia, che a loro volta sensibilizzeranno le famiglie, riguardo l’importanza della registrazione delle nascite all’anagrafe per migliorare la salute materno-infantile, mirando a diversi obiettivi: assicurare il diritto dei minori all’identità, adoperandosi per raggiungere le comunità più svantaggiate e lontane dai centri di salute e ospedali principali; aumentare la consapevolezza sull’importanza delle registrazioni delle nascite, sensibilizzando le famiglie, affinché questo avvenga a ridosso della nascita e con l’iniziale supporto da parte dei centri sanitari. E ancora: rafforzare i collegamenti tra il sistema nazionale delle registrazioni e il settore sanitario, per sopperire al grande numero di mancate registrazioni, incoraggiando la corretta compilazione del certificato e il follow up delle famiglie.

    Questo importante traguardo è parte integrante del progetto “Diritto dei minori all’identità in Oromia”, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e realizzato da Amref insieme a Medici con l’Africa Cuamm. Tanti gli stakeholders etiopi che hanno collaborato allo sviluppo del progetto, tra cui il Ministero della Salute, il Ministero dell’Educazione, la National Association of Midwives, il Ministero delle Finanze, Herqa (Higher Education Relevance and Quality Agency) e Vera (Vital Event Registration Agency).

    Grazie al concerto di autorità e organizzazioni coinvolte, su proposta e con il sostegno tecnico e finanziario del Cuamm, questo progetto porterà nel futuro ad un’innovazione del curriculum anche per studenti di ostetricia dei college etiopi e la scuola di infermieri e ostetriche di Wolisso sarà coinvolta per la sperimentazione di un training che formerà operatori sanitari che contribuiranno a migliorare l’offerta dei servizi materno-infantili all’ospedale St. Luke di Wolisso, sostenuto dal Cuamm.

    Durante il workshop, moderato da Azeb Admassu, membro del Direttorato alle Risorse Umane del Ministero della Salute etiope, molti stakeholders hanno preso la parola ed espresso soddisfazione per il grande risultato raggiunto finora: migliorare la formazione di professionisti di ostetricia e sensibilizzare donne incinte e madri sulla salute infantile e l’accesso alle cure a livello nazionale.

    «Ancora una volta la strategia del Cuamm di supportare dal punto di vista tecnico e finanziario un progetto orientato a soddisfare i bisogni del sistema sanitario ed educativo etiope si è rivelata vincente – ha sottolineato Riccardo Buson, rappresentante Paese Cuamm – auspicando di continuare ad avere fruttuose collaborazioni con i partner locali per migliorare la salute materno-infantile nel Paese».

    L’impegno non si ferma e continuerà nei prossimi mesi per raggiungere altri rilevanti traguardi.