Medici con l'Africa Cuamm

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Sorry, studente di Lui Sud Sudan

La storia di Sorry, uno studente della scuola di ostetrica di Lui nel Sud Sudan.

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    La funzione del CUAMM è anche quella di formare localmente infermieri e medici, altrimenti non si capirebbe il fatto di dire sempre Medici CON l’Africa CUAMM. Allora, vogliamo presentarvi uno di questi studenti locali che si trova in particolare nella scuola di ostetrica di Lui nel sud Sudan. Ce ne sono altre due così come ci sono delle università. Per esempio, nell’università di Dodoma, che è la capitale della Tanzania, è stato fatto un accordo per formare gli specializzandi locali, ma adesso andiamo a conoscere questo studente che si chiama Sorry.

    “Mi chiamo August Sorry Peter, ho 25 anni e sono nato qui a Lui. Lavoravo con Medici con l’Africa CUAMM come aiuto infermiere nella sala operatoria, poi ho deciso di iscrivermi a questa scuola e così ora sono uno studente dell’Istituto di Scienze sanitarie qui a Lui. La maggior parte delle persone sceglie di fare lavori manuali o di dedicarsi agli affari, ma non vogliono lavorare nel settore sanitario, lo considerano una perdita di tempo e ti guardano come se stessi soffrendo. Io ho deciso di lavorare nella sanità così posso aiutare la mia gente e me stesso. Molto tempo fa, quando qui è iniziata la guerra molte persone sono scappate, ma io e la mia famiglia abbiamo deciso di restare. Siamo rimasti qui e quando cominciavano a sparare troppo andavamo a nasconderci dietro le rocce, rimanendo là per un po’. Quando la situazione si calmava facevamo ritorno alla nostra casa. In passato, durante la guerra, eravamo preoccupati perché non sapevamo quello che sarebbe successo. Ora la situazione pare essersi calmata, adesso la vita è bella, sono felice e non ho più paura. Questa scuola è un simbolo di pace, perché qui ci sono molti amici che provengono da etnie e parti diverse del paese e stiamo tutti assieme. Nessuno si sente in pericolo, viviamo come una famiglia, come una comunità di Lui. È stata mia mamma a scegliere il nome Sorry, perché sono nato in un periodo in cui la gente non aveva niente da mangiare, nemmeno le verdure. Sono nato durante la guerra di indipendenza. La gente scappava, abbandonava le proprie case. Così mia madre mi disse che era dispiaciuta di avermi messo al mondo in una simile situazione e così ha deciso che quel bambino si sarebbe chiamato Sorry, Scusa”.

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