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HDU: UNA NUOVA SFIDA PER LA SIERRA LEONE

Nel corso del 2019 è continuato l’impegno di Cuamm per consolidare l’HDU, l’unità di cura intensiva dell’ospedale PCMH di Freetown, un servizio fondamentale avviato nel 2018 grazie al contributo della Fondazione Prosolidar.

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    15 Aprile 2020

    Nel corso del 2019 è continuato l’impegno di Cuamm per consolidare l’HDU, l’unità di cura intensiva dell’ospedale PCMH di Freetown. Il servizio, avviato nel 2018 grazie al contributo della Fondazione Prosolidar, durante il 2019 ha continuato ad accogliere le mamme in condizioni critiche che necessitavano di monitoraggio costante.

    Osservando i dati degli accessi e il tasso di mortalità materna è evidente come questo tipo di servizio sia di fondamentale importanza per migliorare la qualità delle cure offerte alle mamme. Le pazienti accolte in questo reparto nel corso del 2019 sono state quasi 500, con una media di ricoveri di circa 40 al mese.

    Il supporto della Fondazione Prosolidar ha permesso non solo l’apertura dell’HDU ma anche di garantire la formazione di uno staff dedicato e la fornitura del materiale necessario. Per Medici con l’Africa Cuamm è essenziale garantire questo tipo di assistenza continua anche negli altri ospedali in cui opera in Sierra Leone. Per questo motivo è stata aperta una HDU anche nell’ospedale di Bo, che ospita il secondo reparto di maternità della Sierra Leone, e si sta programmando di aprirne una anche presso l’ospedale materno di Pujehun, con il contributo della Fondazione Prosolidar.

    “L’apertura della HDU è stato un grandissimo risultato per l’ospedale e per lo staff che si dedica a questo servizio – ci racconta Susan Adong, ostetrica ugandese che ha svolto servizio presso l’ospedale di Bo. È stato possibile salvare la vita di molte mamme che prima avrebbero avuto poche, se non nessuna speranza”.