Sono 100 mila le persone tra sfollati e ospitanti, che hanno ricevuto cure salvavita, grazie ad un progetto sviluppato a Debre Berhan, nella regione etiope di Amhara, dove la situazione resta critica.

Sono 100 mila le persone tra sfollati e ospitanti, che hanno ricevuto cure salvavita, grazie ad un progetto sviluppato a Debre Berhan, nella regione etiope di Amhara, dove la situazione resta critica.
La sopravvivenza nei campi per rifugiati e sfollati interni è davvero difficile. Grazie al progetto “Supporto d’emergenza per un accesso equo e sicuro a servizi sanitari di qualità e prodotti igienici essenziali nelle regioni di Tigray e Gambella” in Etiopia, sostenuto dall’UE, si cerca di migliorare le condizioni di vita e di salute dei più vulnerabili.
Il percorso integrato a sostegno delle popolazioni di rifugiati e sfollati nella regione Somali, testimoniato da Fede Bagolin, in Servizio Civile Universale in Etiopia.
Ha preso avvio un progetto del Cuamm, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per offrire assistenza sanitaria alle popolazioni sfollate a causa del conflitto in Amhara, nel Nord dell’Etiopia.
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