Martha è un ostetrica della contea di Rupa in Uganda che lavora a fianco del Cuamm nella formazione del personale nei centri di salute che faticano ancora a migliorare i servizi in ambito nutrizionale.
Martha è un ostetrica della contea di Rupa in Uganda che lavora a fianco del Cuamm nella formazione del personale nei centri di salute che faticano ancora a migliorare i servizi in ambito nutrizionale.
In Etiopia, la popolazione è sempre più esposta ad insicurezza alimentare e nutritiva. Nell’ambito del progetto “Semi di futuro–Intervento integrato di lotta alla malnutrizione” si è svolta una formazione per fisioterapisti e infermieri sull’identificazione dei bambini a rischio di malnutrizione e sul trattamento dei bambini con disabilità.
Da martedì 20 agosto online la nuova web serie dedicata al tema della malnutrizione in Tanzania. Un problema complesso, che non si risolve solo in ospedale, ma partendo dalle comunità. E molto spesso una bambola o un annaffiatoio possono essere utili quanto il latte terapeutico.
Il progetto, innovativo in questo suo approccio, punta a far cambiare le abitudini alimentari spesso scorrette delle mamme e a creare confidenza nei servizi sanitari.
L’intervento del Cuamm presso il centro per malnutriti di Arua ha portato a una diminuzione della mortalità dei bambini malnutriti dal 30% al 9%.
Un milione di persone. Tanti sono i rifugiati sud sudanesi che, in seguito all’instabilità e alla conseguente carestia nel loro paese, hanno cercato riparo in Uganda. Intere comunità, composte soprattutto da donne e bambini, sono costrette a lasciare le proprie case alla ricerca di una vita ordinaria, serena. Le richieste sono per tutti le stesse: coltivare il terreno per avere cibo, mandare a scuola i propri figli e, in caso di necessità, poter accedere ai servizi sanitari.
A Gambella l’arrivo dei rifugiati del Sud Sudan ha raddoppiato il numero degli abitanti. Siamo presenti nel campo più grande della regione, ma anche in quattro centri di salute e nell’ospedale regionale, per riabilitare la sala operatoria, formare il personale e migliorare le condizioni di salute di tutti, rifugiati e non.
Il 16 ottobre si celebra la “Giornata mondiale dell’alimentazione” che ci ricorda l’importanza «di vedere in ogni circostanza rispettati i diritti fondamentali della persona umana e, nel nostro caso, della persona che ha fame», come ha sottolineato Papa Francesco.
Investire sul periodo della prima infanzia significa formare adulti in grado di contribuire al benessere della propria comunità. Gli interventi di Medici con l’Africa Cuamm a contrasto della malnutrizione cronica e acuta in Tanzania servono anche a questo.
In Tanzania la malnutrizione acuta colpisce il 4,5% della popolazione. I più a rischio sono i bambini, ma spesso, grazie all’impegno di operatori comunitari come George, è possibile offrire un aiuto concreto ed efficace.
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