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Non solo cibo 10 oggetti contro la malnutrizione

Da martedì 20 agosto online la nuova web serie dedicata al tema della malnutrizione in Tanzania. Un problema complesso, che non si risolve solo in ospedale, ma partendo dalle comunità. E molto spesso una bambola o un annaffiatoio possono essere utili quanto il latte terapeutico.

mamme con i loro bambini in tanzania nelle giornate di sensibilizzazione contro la malnutrizione
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    Ashura tiene in mano un misurino, Paulina ha ricevuto un annaffiatoio, Watende monta in sella a una moto ogni mattina. Le tre donne vivono in Tanzania e sono impegnate insieme nella lotta alla malnutrizione. Sono tre delle protagoniste del nuovo progetto “Non solo cibo”, un racconto corale che vuole raccontare il problema complesso della malnutrizione, attraverso 10 oggetti simbolo.

    Una bambola, un misurino, un mestolo, una motocicletta, un pennello, un annaffiatoio, un libro, un essiccatore, un registro e una pentola. Ognuno di questi strumenti può servire per assicurare un trattamento salva vita ad un bambino gravemente malnutrito, ma anche per assicurare gli ortaggi nei villaggi con più frequenza, oppure per favorire lo sviluppo cognitivo dei bambini che, spesso senza saperlo, soffrono di malnutrizione cronica.

    Buone Notizie, inserto del Corriere della Sera, dedica una pagina del numero del 20 agosto a questa serie di dieci video, realizzati da Nicola Berti, che nelle prossime settimane saranno pubblicati sul nostro canale YouTube e su Facebook.

     

    Il progetto TubadiLISHE

    La serie racconta le diverse iniziative del progetto TubadiLISHE, che in Swahili significa “Cambiamo il modo di nutrirci” e che ha interessato le regioni di Iringa e Njombe, in Tanzania, con l’obiettivo di ridurre la malnutrizione nei bambini sotto i 5 anni. Un’area vasta centinaia di chilometri, con tassi di malnutrizione cronica che raggiungono quasi il 50% dei bambini.

    Combattere la malnutrizione non significa solo fornire cibi terapeutici ai bambini, ma anche favorire un cambiamento culturale. Per questo sono state realizzate giornate di sensibilizzazione per le madri, e i padri, dei villaggi più sperduti, sui temi della corretta nutrizione, delle stimolazione cognitiva dei bambini, dell’importanza del gioco e dell’agricoltura sostenibile. Sono anche nati gruppi di attivisti e di “progressive farmer” impegnati a insegnare come coltivare ortaggi nutrienti negli orti di casa, usando poca acqua e piante altamente nutrienti.

    Fino ad oggi, 3.500 bambini affetti da malnutrizione severa acuta sono stati trattati, si sono tenute 10.000 dimostrazioni di cucina e 15.000 famiglie hanno realizzato un orto domestico, per diversificare la dieta con nuove colture.

    TubadiLISHE è un progetto di Medici con l’Africa Cuamm sviluppato in collaborazione con UNICEF, con il supporto finanziario di UK Aid e Irish Aid, lavorando nelle strutture sanitarie già esistenti del governo della Tanzania.

    10 oggetti contro la malnutrizione la web serie di medici con l'africa cuamm

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